Volontariato

Ong: il Cipsi, Cari ambasciatori come giustificate le promesse non mantenute?

Guido Barbera presidente del CIPSI in occasione della 5° Assemblea degli Ambasciatori italiani scrive ai rappresentanti della Diplomazia italiana

di Paul Ricard

?Caro Ambasciatore, per quanto tempo ancora la diplomazia riuscirà a giustificare le promesse italiane di cooperazione internazionale non mantenute, di fronte ai miliardi di esseri umani ridotti a vivere in povertà nel mondo??. Mentre si sta svolgendo a Roma la 5° Assemblea degli Ambasciatori italiani, Guido Barbera presidente del CIPSI – Coordinamento di Iniziative Popolari di Solidarietà Internazionale che raggruppa 34 associazioni-, chiede ai rappresentanti della Diplomazia italiana nel mondo come potranno giustificare le assenze,  il non utilizzo dei fondi promessi a favore di popolazioni che lottano per la sopravvivenza. L?AIDS è una malattia che spaventa e preoccupa tutti e che costantemente in silenzio sta cancellando popolazioni intere dalla storia del pianeta. Che fine ha fatto il contributo italiano al Global Fund di cento milioni di euro? E ancora: il nostro Governo in sede di Consiglio dei Ministri della Unione Europea (Barcellona 2002), si era vincolato a tenere il passo degli altri Paesi della Unione Europea nell’incremento delle risorse per l’Aiuto ai Paesi poveri, impegnandosi a contribuire all’innalzamento delle risorse destinate alla cooperazione internazionale allo 0,39% della media europea entro il 2006. Nel 2004 gli stanziamenti per la cooperazione internazionale e gli aiuti ai Paesi poveri sono stati ridotti allo 0,16%, nel 2005 si parla dello 0,13%. Che fine hanno fatto le promesse italiane? ?La Cooperazione internazionale? – conclude  Barbera ? ?non è certamente il tema principale dell?agenda della 5° Assemblea degli Ambasciatori Italiani, ma per molti di loro è il pane quotidiano e oggetto di confronto nei  Paesi impoveriti del Sud del mondo.  Se non si aiuta l?Africa con lo sviluppo, gli africani saranno ben presto travolti nel ciclone della violenza.  Ma lo sviluppo non è fatto di promesse e neppure di parole, le bugie hanno le gambe corte!?  


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