Cultura

Ong, il Cini apprezza con riserva gli impegni del Dpef

Soddisfazione del coordinamento per la centralità delle politiche di cooperazione nel Dpef. Restano comunque i ritardi a legislazione vigente e la necessità di accelerare l'iter della riforma

di Redazione

Le Ong aderenti al Cini, Coordinamento Italiano Network Internazionali (ActionAid International, Amref, Save the Children, Terre des Hommes, Vis, Wwf) esprimono il loro apprezzamento per le posizioni di sostegno alle politiche di cooperazione che il Dpef del governo Prodi dedica, per la prima volta in molti anni, agli interventi di lotta alla povertà.

“Finalmente si riconosce la centralità degli impegni che l’Italia ha preso in sede internazionale nei confronti delle politiche di lotta alla povertà, con particolare riferimento all’Africa, e si disegna un percorso di progressivo adattamento delle strutture gestionali e dei finanziamenti che dovrebbero sostenerle”, ha dichiarato il portavoce del Cini Raffaele K. Salinari.

Il Cini sottolinea ancora che il Dpef ha finalmente assunto le richieste più volte avanzate dalle Ong internazionali di un percorso chiaro e documentabile verso il progressivo aumento dei fondi e riconosce la volontà politica di dotare il Ministero degli Affari Esteri ma anche gli altri ministeri interessati di strutture gestionali e di coordinamento atte ad aumentare l’efficienza e l’efficacia dell’Aps, l’aiuto pubblico allo sviluppo. Permane chiara la richiesta di contabilizzare le operazioni di cancellazione e riduzione del debito in modo separato dalle risorse reali che confluiscono nelle statistiche dell’Aps.

“In ultimo, resta però la constatazione che a legislazione vigente l’Italia non sarà all’altezza degli impegni internazionali”, prosegue Salinari, “e che, a maggior ragione, è necessario da subito che l’iter legislativo per la riforma della cooperazione produca almeno un miglioramento qualitativo degli aiuti”.

Cosa fa VITA?

Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è  grazie a chi decide di sostenerci.