Ong: erano inglesi i due operatori uccisi in Somalia

Erano marito e moglie i due operatori umanitari britannici uccisi la notte scorsa in Somalia. Si tratta di Richard ed Enid Eyeington, rispettivamente di 62 e 61 anni, ha riferito l’agenzia missionaria Misna precisando che la coppia e’ stata uccisa durante la notte a Sheikh, 50 chilometri a sud di Berbera, nella autoproclamata Repubblica del Somaliland, nord ovest della Somalia. I nomi sono stati forniti dalla sede centrale dell’ong per la quale lavoravano, la ”Sos Kinderdorf International”, con sede in Austria, la quale ha riferito che le indagini per chiarire le circostanze del decesso sono ancora in corso. Secondo quanto riferito dalla Misna, i corpi delle due vittime sono stati ritrovati questa mattina all’interno del compound della ong, dove gli inglesi risiedevano. I loro corpi erano accasciati sul divano di fronte alla televisione ancora accesa e presentavano fori di alcuni proiettili. Le altre persone che si trovavano nei pressi del luogo dell’omicidio, operatori dell’ong e le guardie armate che proteggono le strutture, non si sono accorte di nulla e nessuno ha sentito il rumore degli spari.

La coppia di inglesi lavorava in Africa da ben 32 anni. Nel 1995 i due avevano iniziato a collaborare con Sos Kinderdorf International, nota anche come Sos Children’s Villages, in Swaziland. Nel settembre del 2002 avevano lasciato il piccolo regno africano per recarsi in Somaliland, dove all’uomo era stata affidata la presidenza della scuola locale. Le loro salme sono state trasferite stamani da Sheikh a Nairobi. ”Faremo tutto il possibile per catturare i responsabili di questo crimine ignobile e inumano”, ha assicurato il presidente del Somaliland, Dahitr Rayale Kahimn. L’omicidio dei due cittadini inglesi arriva a pochi giorni di distanza dall’uccisione in Somaliland della missionaria laica italiana Annalena Tonelli. Nel 1991 – anno della caduta del dittatore somalo Siad Barre e della conseguente frammentazione della Somalia – il Somaliland pronuncio’ una dichiarazione unilaterale di secessione, confermata lo scorso anno con un referendum popolare che ha definitivamente sancito l’indipendenza.