Formazione

Ong di sviluppo: nasce la rete europea

Si chiamerà Concord e vi aderiranno oltre mille ong del continente

di Stefano Arduini

Con una Assemblea straordinaria convocata a Bruxelles, le oltre 1000 ONG di sviluppo ed emergenza europee hanno formalmente costituito la nuova struttura di coordinamento e di rappresentanza nei confronti delle istituzioni della Unione europea. Con il nome di CONCORD (Confederazione delle ONG di emergenza e di sviluppo) le piattaforme nazionali dei 15 stati membri della Unione, tra le quali la Associazione ONG italiane, e le principali reti europee delle ONG, hanno varato lo statuto ed il Regolamento interno della nuova Confederazione. Il neo eletto Presidente, Frans Polman membro della piattaforma olandese, sarà coadiuvato da un Consiglio Direttivo composto da 9 membri eletti con un meccanismo che garantisce la rappresentanza e l?espressione delle diverse realtà che caratterizzano il mondo delle ONG attive nel panorama europeo. Di particolare rilevanza la attenzione, già dimostrata con l?elezione di un membro proveniente dalla Repubblica Ceca, nei confronti dei Paesi candidati alla riunificazione dell?Europa che nel 2004 andranno ad aggiungersi al numero degli stati membri della Unione. Oltre alla struttura direttiva della Confederazione, la attività verrà articolata in gruppi tematici vertenti sulle principali questioni aperte a Bruxelles: dal Commercio al Finanziamento dello sviluppo; dalla Educazione allo sviluppo agli aiuti umanitari; dall?Accordo di Cotonou (accordo tra UE e Paesi dell?Africa, Caraibi e Pacifico) al cofinanziamento dei progetti delle ONG. Già nella prima seduta assembleare, la nuova Confederazione ha assunto due importanti posizioni politiche: una prima contro la possibile guerra contro l?Iraq e per la promozione della pace e della solidarietà internazionale, ed un?altra per richiedere l?inclusione delle istanze promosse dalle organizzazioni della società civile nella fase conclusiva dei lavori della Convenzione europea. L?Associazione delle ONG italiane che ha attivamente contribuito alla costituzione della nuova struttura di collegamento europea, in particolare attraverso il lavoro svolto negli ultimi due anni dal proprio Delegato europeo Mario Gay, considera la creazione di CONCORD un passo fondamentale per un rinnovato rapporto con le istanze comunitarie ed una relazione intensificata con i partner del Sud del mondo.


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