Non profit

Ong americana al G8: scendete sulla terra

Troppo vaghe le promesse per l'Africa secondo il Catholic Relief Services (Crs), una delle principali ong americane

di Emanuela Citterio

Il Piano per l’Africa del G8 “mette una nuova etichetta su politiche già vecchie e riconfeziona impegni già presi in precedenza”. Dalla società civile americana arriva un invito alla concretezza dopo le troppo vaghe promesse del G8 ai Paesi poveri. Il Catholic Relief Services (Crs), una delle principali ong statunitensi, giudica sfavorevolmente l?approccio degli Otto Ricchi del mondo verso il ?Nepad?, il Nuovo partenariato per lo sviluppo dell?Africa, l?iniziativa economica che dovrebbe portare i Paesi di quella parte del mondo ad essere protagonisti delle propria crescita. Il Crs è da anni impegnato in progetti di emergenza e sviluppo in 87 Paesi, tra cui 32 africani. Il ?Piano d?azione per l?Africa? approvato dagli 8 Paesi più industrializzati del pianeta ?non introduce un calendario preciso degli interventi e vincola impegni e risorse finanziarie significative per assistenza e progetti stranieri per far fronte alla crisi sanitarie del continente? ha detto Ian Gary, consulente per le strategie sull?Africa del Crs. Il Crs – riferisce l’agenzia Misna – critica anche l?approccio del G8 nei confronti del cancro che sta devastando l?Africa, la diffusione esponenziale dell?Aids-Hiv. Il tasso di contagio attuale indica che ogni giorno si contano 6 mila nuovi sieropositivi. ?Qualsiasi progresso su altri fronti ? sottolinea ancora l?esperto del Crs ? rischia di essere vanificato dall?epidemia di Aids-Hiv, la lotta per combattere questa e altre malattie mortali deve stare al centro degli obiettivi sia del Nepad che del G8?


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