Mondo

Ong afghane: siamo più efficaci dei pacchi alimentari..

E' l'appello che Fazel Karim Kazel, direttore dell'organizzazione afghana per lo sminamento ''Omar'', ha fatto oggi a Roma

di Redazione

Altro che pacchi gialli dal cielo, date una mano alle ong afghane a bonificare il territorio dalle mine e a sfamare chi ne ha davvero bisogno. E’ quanto sostiene Fazel Karim Kazel, direttore dell’organizzazione afghana per lo sminamento ”Omar”, da Roma – dove e’ stato invitato dal Medici Senza Frontiere-Italia – lancia un appello affinche’ ”la comunita’ internazionale, i governi occidentali, come quello italiano, si concentrino sull’assistenza interna in Afghanistan, coinvolgendo le ong locali, come la mia, che sarebbe felice di mettere al servizio i suoi 11 anni di esperienza sul territorio”. Nei confronti dei lanci di pacchi di aiuti alimentari -avviati dagli americani in contemporanea con l’inizio dei raid- dagli aerei Kazel nutre dei timori per la sicurezza: ”c’e il pericolo che i pacchi atterrino su campi minati, e’ successo, ma non ci sono stati incidenti perche’ la gente sapeva che quella era una zona minata”. Ma soprattutto dei dubbi sulla loro efficiacia. ”E’ importante che siano le organizzazioni umanitarie a distribuire gli aiuti e non i lanci che sono costosi e possono non arrivare alle persone giuste -spiega- e’ come lanciare dollari per la strada: come si fa a sapere che non vadano solo ai piu’ potenti e non ai poveri. La cosa migliore e’ coinvolgere le Ong locali nel processo di distribuzione. E ridurre le pratiche burocratiche adottate dalle agenzie internazionali. Se aspettiamo i tempi delle agenzie dell’Onu questi milioni di persone moriranno di fame prima di avere gli aiuti”. Ed alla domanda se le Ong afghane abbiano liberta’ di movimento nelle zone controllate dai Taleban, Kafel risponde: ”ogni organizzazione vuole lavorare per aiutare la popolazione, per questo dobbiamo avere rapporti di lavoro con tutti, con i Taleban come con l’Alleanza del Nord, questo non vuol dire che siamo affiliati con nessun gruppo. L’azione degli sminatori -aggiunge parlando della sua organizzazione che ha 700 operatori- e’ neutrale, tutti la sostengono in Afghanistan”.


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