Sostenibilità

Oms, in Italia l’ambiente malato uccide 91mila persone all’anno

Inquinamento, cambiamenti climatici e dell'ecosistema, pericoli su strada e posti di lavoro

di Redazione

Sono 90.809 le persone che ogni anno perdono la vita in Italia a causa di un ambiente malsano, provato dall’inquinamento, dai cambiamenti climatici e dell’ecosistema, ma anche di pericoli su strada e di posti di lavoro poco sicuri. A stimare il numero di morti legati a queste cause nel nostro Paese e’ l’Oms, l’Organizzazione mondiale della sanita’, che oggi a Vienna ha presentato un rapporto che fa il punto sulle ripercussioni che questi fattori hanno sulla nostra vita, tirando le somme Paese per Paese. A fronte di 13 milioni di morti registrate nel mondo per cause ambientali, e – sottolineano gli esperti riuniti a Vienna – prevenibili con l’adozione di misure ad hoc, l’Italia e’ tra i Paesi che risultano meno colpiti. Cio’ non toglie che, secondo l’Oms, nella penisola vengono persi 16 anni di vita ogni mille abitanti, tra morti premature e disabilita’ gravi provocati da questi fattori. L’Italia, su questo fronte, se la cava comunque meglio, assieme agli altri Paesi piu’ ‘abbienti’. Le cose vanno peggio per i Paesi piu’ poveri, in 23 dei quali si continua a morire per due soli rischi ambientali: l’acqua insalubre e la mancanza di igiene; l’inquinamento all’interno delle abitazioni causato dall’impiego di combustibili solidi per cucinare. Due cause che, da sole, in questi Paesi sono responsabili di oltre il 10% dei decessi. A guardare, al contrario, gli Stati che se la cavano meglio, dai dati Oms risulta che solo in Islanda, Israele, Svizzera, Svezia, Malta e Paesi Bassi si e’ piu’ al sicuro che in Italia. Al Belpaese seguono Norvegia, Germania, Francia, Spagna e, dopo qualche posizione, Gran Bretagna.


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