Volontariato

Omofobia: una risoluzione e critiche a Monsignor Bagnasco

In una risoluzione comune approvata a Strasburgo la condanna dell'omofobia. Nel mirino la Polona, ma anche la Chiesa italiana

di Redazione

In una risoluzione comune approvata a Strasburgo con 325 voti a favore, 124 contrari e 150 astenuti, l’Europarlamento sollecita le autorita’ polacche ”ad astenersi dal proporre o adottare” le leggi evocate nei giorni scorsi da componenti del governo ultraconservatore di Jaroslaw Kaczynski per punire la propaganda omosessuale nelle scuole col licenziamento e dal porre in atto ”misure intimidatorie’ nei confronti delle organizzazioni gay. E invita tutti i Governi ha combattere l?omofobia. La critica al presidente della Cei, monsignor Bagnasco, per le sue supposte posizioni contro i diritti degli omosessuali era contenuta in un paragrafo comune alle risoluzioni presentate dalla Sinistra Europea, dai Verdi, dai Socialisti e dai Liberali.
‘Si tratta di una cosa indegna e triste, perche’ e’ il segno di un deficit di ascolto reciproco estremamente grave”. Il cardinale Angelo Scola, patriarca di Venezia, commenta cosi’ l’attacco indirizzato al presidente dei vescovi italiani, mons. Bagnasco, nel corso del dibattito del parlamento europeo di Strasburgo sull’omofobia. “Le posizioni di mons. Bagnasco sono state falsificate”, afferma il card. Scola, ospite della rubrica “Mosaico” dell’emittente tv Sat2000 in occasione della visita ad limina dei vescovi del Triveneto: “Non c’e’ nessuna omofobia nella Chiesa cattolica, e sarebbe quindi auspicabile che il pregiudizio nei suoi confronti finisse. Come si fa a pensare che uomini e donne cristiani, preti, vescovi, che ogni giorno si chinano nella condivisione dei bisogni di tutti, senza distinzioni, come si fa a pensare che non cerchino di accompagnare il cammino di tutti?”.


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