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Oltre la Sla e ogni ostacolo, la partita del cuore di Dino

Tifosissimo dei biancocelesti, grazie alla S.S. Lazio, Dino Mancini è tornato sugli spalti dell’Olimpico per tifare la sua squadra del cuore. A rendere possibile il sogno di una serata allo stadio della capitale l’impegno di Aisla Lazio. L'associazione punta ad affiancare tutte le persone con la Sla per far vincere l'inclusione

di Antonietta Nembri

Manca pochissimo al fischio d’inizio, l’adrenalina sale sugli spalti gremiti di tifosi biancocelesti. Tra loro, con gli occhi che brillano di emozione, c’è Dino Mancini, una passione incrollabile per la Lazio.

A rendere la serata di lunedì 10 marzo speciale, ricorda una nota di Aisla, il fatto che sette anni fa la Sclerosi laterale amiotrofica-Sla ha cambiato la sua vita. La malattia però non ha spento il suo amore per i colori biancocelesti. E così, grazie all’impegno di Aisla Lazio e alla collaborazione della S.S. Lazio, Dino ha realizzato il suo sogno: tornare al’Olimpico, a tifare la sua squadra del cuore. Un’emozione – sottolinea la nota – che va oltre ogni confine, oltre ogni barriera, perché certi amori non passano mai.

Dino con la maglia di Gigot autografata

Dino entra nello stadio accompagnato dai volontari di Aisla.Questa serata è per lui un nuovo traguardo, un’altra battaglia vinta con la stessa forza e determinazione che lo hanno portato, pochi mesi fa, a un altro grande momento della sua vita: il matrimonio di sua figlia. Anche quel giorno Aisla era al suo fianco, permettendogli di accompagnarla all’altare, proprio come aveva sempre sognato.

Dino Mancini con la figlia Sara il giorno del matrimonio

Ora, un altro piccolo miracolo si sta compiendo. Dino è  seduto in tribuna, con il cuore che batte forte. La squadra non ha voluto lasciarlo solo e gli ha dedicato un omaggio speciale con gli autografi dei suoi campioni, un simbolo di affetto e vicinanza. Perché lo sport non è solo competizione, ma un linguaggio universale di inclusione e solidarietà.

«Comunque sia andata la partita contro l’Udinese (il match è finito con un pareggio-ndr), la vittoria è già nostra» dicono ad Aisla. «Dino ha vinto, la sua famiglia ha vinto, abbiamo vinto tutti. Perché quando si uniscono passione, impegno e amore, nessun sogno è irraggiungibile».

Stefano Litta, Segretario Aisla Lazio e Dino con il team S.S. Lazio

Aisla – conclude la nota – continuerà a essere al fianco di chi combatte ogni giorno la Sla, perché la vera vittoria è quella dell’inclusione. E ieri sera, in questo stadio, tra i cori e l’energia dei tifosi, il messaggio è chiaro: nessuno resta solo. Dino è lì, con la sua Lazio, con la sua gente. E questo, oggi, è il gol più bello.

Tutte le immagini da ufficio stampa Aisla

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