Welfare

Oltre la metà degli stranieri vittima di razzismo

Gli allarmanti dati di un report di Unicef

di Redazione

Oltre la metà degli adolescenti di origine straniera che vivono in Italia denuncia di aver assistito a episodi di razzismo e oltre uno su cinque dichiara di averli subiti direttamente, soprattutto a scuola. È quanto risulta dal sondaggio condotto dalla Lorien consulting per l’Unicef, in vista della Giornata dei diritti dell’infanzia e dell’adolescenza che si celebra domenica. Il 54% afferma di essere stato presente a fenomeni razzisti e il 22% di essere stato personalmente oggetto di manifestazioni discriminatorie. È specialmente nell’ambiente scolastico che i minori immigrati hanno visto o subito episodi di razzismo, fatto riferito dal 62%. “Il razzismo è dunque vivo e ben presente nella vita quotidiana dei ragazzi, specie di origine straniera”, sottolinea l’Unicef. Ad occuparsi della lotta contro il razzismo sono, per i minori immigrati intervistati, soprattutto le istituzioni nazionali per il 21%, la Chiesa cattolica per il 18%, le organizzazioni internazionali e le scuole, entrambe per il 17%. Il razzismo, per gli adolescenti di origine straniera, non si esprime tanto attraverso manifestazioni violente (15%) ma principalmente tramite il rifiuto e l’emarginazione (44%) o la distinzione verso persone di altra etnia, cultura, religione (39%). Quanto ai rapporti fra adolescenti italiani e stranieri, le occasioni di incontro sono per il 70% almeno una volta a settimana, specie nel tempo libero, per il 44% dei casi e a scuola per il 42%.

Nonostante tutto, la percezione della loro vita in Italia è positiva, considerata “buona” nel sondaggio dell’Unicef dal 67% del campione di adolescenti di origine straniera sentito dalla Lorien consulting; un giudizio negativo viene espresso soltanto da poco più del 5% mentre il 28% rimane incerto sulla risposta da dare. L’immagine che i media danno del mondo dell’immigrazione viene però percepita come peggiore rispetto alla situazione reale, per il 54% degli adolescenti di origine straniera che vivono in Italia e anche per il 58% dei minori italiani. Infatti, quando viene loro chiesto quali siano le prime parole che vengono in mente rispetto al fenomeno immigrazione, le risposte in testa alla lista sono “clandestini”, “criminali”, “eccessivi”, “flussi migratori”, molto più ‘gettonatì rispetto a “integrazione”, “accoglienza”, “arricchimento culturale”.

Nessuno ti regala niente, noi sì

Hai letto questo articolo liberamente, senza essere bloccato dopo le prime righe. Ti è piaciuto? L’hai trovato interessante e utile? Gli articoli online di VITA sono in larga parte accessibili gratuitamente. Ci teniamo sia così per sempre, perché l’informazione è un diritto di tutti. E possiamo farlo grazie al supporto di chi si abbona.