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Oltre la Finanziaria per un Servizio Civile di qualità

La CNESC ritiene insufficiente l'importo stanziato dal Governo.

di Redazione

La proposta di legge Finanziaria 2008 prevede per il Servizio Civile Nazionale 303 milioni di euro, 47 in più rispetto al 2007. La Conferenza Nazionale Enti Servizio Civile ritiene insufficiente l’importo stanziato dal Governo e condivide la preoccupazione che il Ministro Ferrero aveva già espresso in giugno quando aveva indicato in 400 milioni la somma necessaria per mantenere gli attuali livelli: cifra che dal 2004 la Cnesc indica come indispensabile per rispondere alle domande dei giovani e degli Enti e per garantire qualità. La Cnesc chiede che nella Finanziaria 2008 venga alzato a 400 milioni lo stanziamento per il servizio civile. La Cnesc ribadisce la propria preoccupazione soprattutto sul versante della qualità del servizio civile: l’attuale sistema normativo e di suddivisione delle competenze tra Stato e Regioni continua a seguire una logica di “spartizione” dei fondi e di “duplicazione dei ruoli” che genera sprechi di risorse, è inefficiente dal punto di vista organizzativo ed inefficace dal punto di vista della qualità. Occorre avviare subito le annunciate riforme sull’organizzazione del Servizio Civile Nazionale, sulle competenze fra Stato e Regioni e sul sistema stesso di finanziamento. Riforme per le quali perdura un imbarazzante ritardo. Negli ultimi tre anni il rapporto con le Regioni è risultato deficitario, come si intende procedere per il 2008? Emergono sempre più netti fenomeni di crescente squilibrio territoriale, di incertezza dei giovani verso questa opportunità, di disaffezione degli enti più motivati. Ugualmente anche la logica dei bandi “occasionali”, grazie a ipotetici finanziamenti straordinari in corso d’anno non favorisce una pianificazione di qualità del servizio civile. Cosa accadrà in primavera? Ci sarà un finanziamento straordinario? I giovani partiranno a dicembre 2008 per mascherare la carenza di fondi? La Cnesc ribadisce la necessità di una progettazione pluriennale ? già favorevolmente sperimentata – nell’ambito di un quadro pluriennale di finanziamenti, che permetta una programmazione di medio termine del servizio civile e non la prospettiva di una pianificazione semestrale. Nonostante tale contesto gli Enti continuano ad investire con proprie risorse nel Servizio Civile Nazionale e si fanno carico della gran parte dei costi connessi alla qualità dell’esperienza: la formazione dei giovani, quella degli operatori, il monitoraggio, l’informazione e la promozione.


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