Welfare

Oltre la burocrazia

L’agenzia

di Redazione

Da qualche tempo Libera ha uno strumento in più per vigilare sull?applicazione della legge 109 e per facilitare il compito degli enti locali che intendono acquisire i beni definitivamente sequestrati alla criminalità. È l?Agenzia per l?uso sociale dei beni confiscati alla mafia. Voluta, oltre che da Libera, anche dall?Anci, Associazione nazionale Comuni d?Italia e da ?Avviso pubblico?, Enti locali e Regioni per la formazione civile contro le mafie. Ma c?è davvero bisogno di un?agenzia per vedere applicata una legge che, come afferma Antonio Fisichella, uno dei responsabili di Libera, «è un?ottima legge e soprattutto non ha sofferto la mancanza di volontà politica nell?essere estesa subito»? Evidentemente sì, non foss?altro che per i numerosi passaggi istituzionali che rallentano il processo di acquisizione di un bene confiscato da parte della comunità civile. L?Agenzia, dunque, è una sorta di filtro o di mediazione necessaria tra i soggetti interessati (ministri, prefetture, Comuni, associazioni); costruisce una rete di collegamento, mette in moto le richieste e le offerte, fornisce le informazioni che servono. Per metter su questa nuova struttura, Libera ha accolto un sostegno economico d?eccezione: una parte dei proventi delle partite della nazionale cantanti. «Nonostante i passi avanti fatti in un anno di applicazione della legge, rimane sempre ampio il divario tra beni confiscati e la destinazione di questi a uso sociale», conclude Fisichella. «Occorre fare di più».
L?Agenzia promuove a breve scadenza nuove iniziative. Per dicembre è prevista la presentazione di una guida all?uso della legge 109, destinata in particolare ai comuni e alle associazioni. Sarà inoltre inaugurato il sito Internet (http://www.nexus.it/libera), dove verranno inseriti dati sempre più aggiornati sulle ultime confische e sulle recenti destinazioni, oltre che informazioni e notizie su Libera (telefono 06/5840416).

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