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Oltre 30 miliardi per l’infanzia

La giunta regionale ha elaborato alcune modalità di attuazione della legge nazionale n. 285/97 per la promozione di diritti e di opportunità per l’infanzia e l’adolescenza. Rimanendo fedeli allo spir

di Alba Arcuri

La giunta regionale, su proposta dell?assessore alle politiche sociali Raffaele Zanon, ha elaborato nella seduta dell?8 maggio scorso, alcune modalità di attuazione della legge nazionale n. 285/97 per la promozione di diritti e di opportunità per l?infanzia e l?adolescenza. Rimanendo fedeli allo spirito della legge nazionale, l?assessore Zanon ha sottolineato come per la tutela dei diritti dell?infanzia sia necessario non soltanto stabilire le modalità tecniche di attuazione della legge a livello di enti locali, ma sia importante coinvolgere, soprattutto nell?elaborazione delle strategie, anche le famiglie, la scuola e la realtà del privato sociale. In particolare la Giunta ha stabilito che gli ambiti territoriali di intervento per l?applicazione della legge saranno le attuali Ulss. In base agli stanziamenti statali, il Veneto ha disposizione poco meno di 5 miliardi per il 1997 e 14 miliardi sia per il 1998 che per il 1999. L?assegnazione dei finanziamenti avverrà sulla base di piani triennali per la promozione e la tutela dell?infanzia e dell?adolescenza, che entro il prossimo agosto dovranno essere elaborati per ogni ambito territoriale dalla rispettiva Conferenza dei sindaci. A sua volta, la Regione entro ottobre dovrà valutare e approvare i piani ed erogare i finanziamenti. Nella attuazione di questi piani gli enti locali sono chiamati a coinvolgere il mondo della scuola, le Ulss, i centri di giustizia minorile e gli organismi del privato sociale. Gli spazi operativi possono riguardare il rapporto genitori-figli (con riferimento alle situazioni di povertà, violenza, istituzionalizzazione), i servizi per la prima infanzia, i servizi ricreativi ed educativi per il tempo libero, la promozione dei diritti del bambino e dell?adolescente anche per il miglioramento della qualità della vita, il sostegno delle famiglie naturali o affidatarie di minori con handicap.


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