Salute
Oltre 27 milioni alla ricerca su malattie genetiche
I finanziamenti della fondazione nel 2011 sono cresciti del 9%. Montezemolo «Il merito è anche dei nostri volontari»
di Redazione
Crescono i finanziamenti alla ricerca per le malattie genetiche. Da Telethon, infatti, sono stati donati oltre 27 milioni di euro per la ricerca scientifica sulle malattie genetiche rare, il 9% in più rispetto all’anno passato. Di questi, 15 milioni sono destinati al supporto di programmi e progetti svolti in laboratori distribuiti sull’intero territorio nazionale.
Con l’assegnazione dei fondi da parte della Commissione medico scientifica internazionale, che si è riunita a giugno, sono complessivamente 40 i progetti di ricerca finanziati quest’anno, per un totale di 101 laboratori di ricerca. Buona parte degli studi coinvolgono infatti più gruppi, a conferma di quanto la sinergia sia importante nel raggiungimento dei risultati. Cresce inoltre il network Telethon delle biobanche genetiche, risorse fondamentali per la ricerca e la diagnostica, che ad oggi conta 10 centri.
Gli altri 12 milioni sono stati invece destinati al sostegno dell’attività degli istituti fondati da Telethon: l’Istituto Telethon di genetica e medicina (Tigem) di Napoli, diretto da Andrea Ballabio, che conta 161 persone; l’Istituto San Raffaele-Telethon per la terapia genica (Hsr-Tiget) di Milano, diretto da Luigi Naldini, in cui lavorano 120 persone; il programma carriere Telethon Dulbecco (Dti), attivo attualmente in 20 laboratori in Italia con 112 ricercatori. A questi si aggiunge Tecnothon, il laboratorio di ricerca tecnologica di Sarcedo (VI), dedicato all’ideazione e allo sviluppo di prototipi di oggetti in grado di migliorare la qualità della vita di persone disabili.
I brillanti risultati dell’anno sono stati annunciati dal presidente della Fondazione Luca di Montezemolo nel corso dell’evento “Merito loro: le persone che fanno… Telethon”, organizzato alla Galleria civica d’arte moderna e contemporanea di Torino. Nell’anno del volontariato, l’incontro ha rappresentato un’occasione per riunire quelle persone che, in vari modi, si adoperano gratuitamente per sostenere la ricerca sulle malattie genetiche: i malati e le associazioni, i volontari sul territorio, le imprese, ma anche i ricercatori che contribuiscono al processo di valutazione garantendo così qualità e meritocrazia nell’assegnazione dei fondi.
«Sono lieto di poter annunciare che quest’anno, nonostante la crisi, daremo più fondi alla ricerca – ha detto Montezemolo – e che per un numero crescente di malattie le terapie sono ormai in vista. Telethon è il fiore all’occhiello della ricerca italiana e la sua grande squadra, che unisce privati cittadini, aziende e associazioni, può ritenersi fiera dei risultati che sta ottenendo, a dimostrazione di come, anche in Italia, dove c’è un’organizzazione valida, meritocratica e trasparente, è possibile costruire quella Big Society di cui si parla molto in altri Paesi europei».
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