Formazione
Oltre 240 maliani espulsi dalla Libia e rimpatriati in Mali
Sono sbarcati ieri a Bamako 240 cittadini maliani espulsi dalla Libia
243 maliani sono giunti ieri in Mali, a Bamako, in provenienza dalla Libia. Lo riferisce oggi l’Afp, secondo la quale gli espatriati maliani “hanno lasciato volontariamente” la Libia oppure “in seguito a misure di espulsione”.
I cittadini maliani sono arrivati a Bamako a bordo di due aerei speciali messi a disposizione dalle autorità libiche. “Nella maggior parte dei casi, si tratta di rimpatriati volontari, ma alcuni di loro sono stato espulsi” dalla Libia assicura all’Afp un responsabile dell’aeroporto della capitale maliana, il quale ha sottolineato che altri aerei in provenienza dalla Libia sono attesi nei prossimi giorni.
“La vita in Libia è diventata sempre più dura” ha affermato un leader del gruppo rimpatriato per poi aggiungere: “Abbiamo deciso di tornare dopo essere stati provocati da alcuni giovani libici”. secondo altre fonti raccolte dall’agenzia di stampa francese, la Libia non sarebbe più quell’eldorado tanto declamato negli ultimi anni.
Ad avvalorare questo pessisimo, da alcuni mesi, oltre un migliaio di maliani si sono icritti presso la missione diplomatica del Mali a Tripoli per tornare in madrepatria. Fino a poco tempo fa, la maggior parte degli immigrati si recavano in Libia con l’intenzione di proseguire il proprio percorso migratorio verso l’Europa. La Libia non era altro che una tappa in cui fare soldi a sufficienza per raggiungere il continente europeo.
Il cammino inverso intrapreso da immigrati dell’Africa sub sahariana dalla Libia verso le terre di origini segna la svolta provocata in parte dallo scontento di Paesi europei come l’Italia, che accusano le autorità libiche di non fare sforzi sufficienti per respingere le ondate migratorie dalla Libia.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.