Sostenibilità

Olio di colza al posto del diesel? L’eco-pieno si fa così.

Svuotati gli scaffali degli hard-discount, il "carburante" è diventato oggetto di caccia grossa.

di Antonio Mola

La misteriosa scomparsa dell?olio di colza dagli scaffali degli hard-discount ha in breve tempo trovato una spiegazione. Un boom di vendite, scatenato dal passaparola, rivela ai più che l?olio in questione, economico (un prezzo che va ai 50 ai 70 centesimi al litro) ed ecologico quanto basta può sostituire il diesel delle autovetture. Su internet compaiono migliaia di pagine, in Veneto si organizzano gruppi d?acquisto e i negozianti trentini denunciano un boom senza precedenti. Niente di nuovo: il sito ?Progetto Meg? (dove Meg sta per Motionless Electromagetic Generator) aveva parlato di olio di colza trattato già nel 2002 denominandolo nientemeno che Biodiesel. Il carburante potrebbe essere utilizzato (a detta degli ingegneri del progetto Meg), senza la necessità di accorgimenti tecnici. Il funzionamento, le prestazioni, l?usura del motore sono del tutto assimilabili a quelle ottenute con gasolio tradizionale. Cosa impedisce allora la diffusione di questo sistema? Il governo ha recentemente tagliato il quantitativo di biodiesel agevolato da 300.000 a 200.000 tonnellate. Una decisione in controtendenza, come denuncia Assobiodiesel, rispetto alle raccomandazioni della comunità europea e al comportamento di Francia, che ha incrementato di un terzo il contingente agevolato e Germania il cui governo ha concesso il consumo senza limiti. Per ora, i clandestini del biodiesel ?infrangono? la legge utilizzando l?olio di colza come combustibile senza le accise previste. Ma a parecchi sembra una soluzione ecologicamente sostenibile ed economica, a meno che qualcuno, un giorno, non proibirà la vendita dell?olio di colza per non danneggiare la produzione del favoloso olio d?oliva della nostra amata penisola. Info: www.progettomeg.it


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