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Olimpiadi: spesi 1,18 miliardi di euro per sicurezza

''Non è facile organizzare i Giochi dopo l'11 settembre 2001'', parola di Jacques Rogge, presidente del Cio. Per la sicurezza, a Sydney fu speso un quarto rispetto ad Atene 2004

di Paolo Manzo

”Non e’ facile organizzare i Giochi dopo l’11 settembre 2001”. Le parole di Jacques Rogge, presidente del Cio, da sole sono sufficienti per spiegare quanto pesi la voce ‘sicurezza’ nel bilancio delle Olimpiadi di Atene. Le cifre forniscono indicazioni piu’ precise. Gli organizzatori hanno stanziato 1,18 miliardi di dollari per garantire una manifestazione sicura. A Sydney, quattro anni fa, fu sufficiente spendere un quarto di tale cifra. Risultato: il budget complessivo di Atene 2004 ha sfondato i 5,4 miliardi di dollari previsti e ha toccato ormai la soglia di 6,6 miliardi. La Grecia mobilitera’ 50mila uomini tra agenti di polizia e soldati. Verranno utilizzate attrezzature sofisticate, si fara’ ricorso a cui circuiti tv, sistemi di controllo degli accessi alle varie aree e occhi elettronici per monitorare la circolazione dei veicoli. Tutto sara’ coordinato da un modernissimo ‘cervellone’. Verra’ utilizzato un software appositamente creato dalla compagnia californiana che ha gia’ lavorato per la sicurezza di Sydney 2000. La macchina si e’ di fatto gia’ messa in moto. A marzo le prove generali, con l’operazione ‘Scudo d’Ercole’: due settimane di manovre con la mobilitazione di 1.500 persone, compresi esperti dell’Agenzia greca per l’energia atomica e responsabili del Centro per le malattie infettive. Dall’inizio di luglio, invece, e’ partito il programma che prevede una sorveglianza sempre piu’ capillare degli impianti e dei luoghi chiave dei Giochi. Nel porto e’ stato installato il sistema che monitorera’ tutti i movimenti. Dal cielo vigilera’ anche un dirigibile dotato di sistemi elettronici e telecamere che trasmettera’ dati ed immagini al centro di controllo della citta’. Atene otterra’ la collaborazione di un comitato di sette nazioni guidato da Stati Uniti e Gran Bretagna. La Grecia, pero’, non accettera’ agenti stranieri armati al seguito degli atleti. Le scorte saranno ammesse per capi di stato e sovrani. Per i partecipanti, invece, verra’ utilizzata solo la polizia locale. La Nato sara’ impegnata nella sorveglianza dei cieli e dei mari. L’Alleanza Atlantica fornira’ aerei radar per coordinare la sorveglianza aerea, forze navali e unita’ di risposta ad attacchi bio-chimici, radiologici e nucleari. Persino l’Aiea, l’Agenzia internazionale per l’energia atomica, ha garantito assistenza contro un possibile attacco nucleare. Nonostante la mobilitazione generale, per la prima volta il Cio ha stipulato una polizza assicurativa per coprire i rischi di attentati e di catastrofi naturali. Atene ha fatto tutto il possibile per arrivare all’appuntamento con le carte in regola. ”E’ stato fatto tutto cio’ che era umanamente ipotizzabile per la sicurezza”, ha ripetuto negli ultimi mesi il sindaco della capitale greca, Dora Bakoyannis. ”Per questo posso affermare che Atene sara’, durante i Giochi, la citta’ piu’ sicura del mondo. Sappiamo benissimo che questa e’ la prima Olimpiade dopo l’11 settembre ed e’ per questo che il costo della sicurezza e’ cresciuto a livelli esponenziali”.


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