Olimpiadi, lettera a Bush e Sarkozy: «Scioccate la Cina»

hinese Human Rights Defenders, gruppo per i diritti umani in Cina, ha spedito una lettera al presidente statunitense George Bush e a quello francese Nicolas Sarkozy invitandoli a pensare gesti concreti per ricordare le violazioni cinesi e non permettere che il paese di Mao sfrutti la loro presenza all’apertura dei giochi olimpici per legittimare il proprio comportamento.

Nella lettera si ricorda che le promesse fatte al Comitato olimpico internazionale sul miglioramento dei diritti umani in Cina non sono state rispettate e che le azioni dei due leader avranno molta influenza sulle scelte future di Pechino.

Nella missiva, firmata da molti cittadini, non resi noti per timore di punizioni, elenca fatti recenti, come la cacciata coatta della popolazione dalle proprie case per realizzare le opere olimpiche, la mancanza di sicurezza per i lavoratori migranti, le persecuzioni contro gli attivisti dei diritti umani e gli oppositori al regime, le censure ai giornali.

Ai leader occidentali è chiesto di visitare i dissidenti arrestati, di partecipare a funzioni religiose non ufficiali, di dare la propria solidarietà ai genitori dei morti nel terremoto dello Sichuan, che ancora attendono giustizia, e di ricordare la questione delle minoranze etniche.

Il 9 luglio scorso la polizia ha ucciso 5 uighuri, ritenuti dei terroristi. 82 persone sono state arrestate fino ad oggi nel solo 2008 per lo stesso motivo, ma nessun avvocato li avvicina. Il timore è che possano essere torturati per ottenere false confessioni.

Proprio in questi giorni l’agenzia di stato Xinhua ha fatto sapere che 42 tibetani sono stati condannati per le proteste del marzo scorso a Lhasa, mentre altri 116 aspettano una sentenza e 953 sono in carcere. Rischiano tutti la pena di morte.