Cultura

Olandesi attenti: la nostra libertà è la maschera dell’indifferenza

Intervista ad Adrianus Simonis, arcivescovo di Utrecht.

di Maurizio Pagliassotti

L?Olanda, un tempo profondamente cattolica, poi protestante e infine molto secolarizzata, non trova risposte. La maggioranza dei giovani si dichiara non credente, ma l?analisi più netta dell?ingarbugliata matassa olandese viene dal rappresentante della minoranza cattolica, il cardinale Adrianus Simonis, arcivescovo di Utrecht.
Vita: Eminenza, come considera la reazione dell?opinione pubblica olandese dopo l?uccisione di Theo Van Gogh?
Adrianus Simonis: Io credo che l?omicidio di Van Gogh sia un segno della vuotezza del popolo olandese, sia spirituale che di identità. La società olandese ha sbagliato puntando tutto sulla guerra di religione. Ma bisognerebbe chiedersi come e perché questo fenomeno stia diventando così importante. Le ragioni sono tre: la prima riguarda il divario che esiste tra poveri e ricchi. Più questo aumenterà, più il rischio di degenerazioni fanatiche sarà forte. La seconda ragione è insita nella cultura olandese, che da quarant?anni esporta immoralità. L?ultima è la teorizzazione di una libertà di pensiero che prevede anche l?offesa. Non giustifico, ma constato come la violenza sia figlia della violenza.
Vita: Quali sono le cause dell?attuale intolleranza in Olanda?
Simonis: Il fenomeno ha radici profonde. La tolleranza olandese altro non è stata che un forte individualismo in cui regnava l?indifferenza per l?altro. La tolleranza è sempre andata solo in questa direzione.
Vita: I confini della libertà sono stati superati?
Simonis: Il nostro è stato un lungo percorso verso una libertà distorta. L?inizio della fine lo abbiamo avuto con la legalizzazione dell?aborto, per poi arrivare alle attuali leggi sull?eutanasia per i bambini con meno di dodici anni. Sta venendo meno il rispetto per l?essere umano e la vita.
Vita: Cosa temono maggiormente gli olandesi in questo momento?
Simonis: Il terrorismo, senza dubbio. Poi hanno paura di uscire di casa, di incontrare persone ?sbagliate?. Molte scuole sono state bruciate e la spirale d?odio sembra acutizzarsi. Ma vi è una parte della popolazione che teme il grande vuoto di valori. Questa è la strada che bisogna seguire: recuperare l?identità cristiana. Ne abbiamo bisogno tutti.

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