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Olanda, il leader anti islam al 17%
Ecco chi è Geert Wilders, il politico di estrema destra che da ieri è alla testa del secondo partito olandese
di Redazione

Primi risultati delle elezioni europee in Olanda, dove si è votato ieri. In testa, secondo exit polls e con lo spoglio ancora parziale, è il partito cristiano-democratico del primo ministro Jan Peter Balkenende, con il 19,8% dei voti, contro il 24,4% del 2004. Gli alleati di governo, i laburisti del ministro delle Finanze Wouter Bos, subiscono una pesante disfatta, con appena l’11,3%, meno della metà del 23,6% del 2004. Ma il vero vincitore è il Partito per la Libertà del deputato di estrema destra Geert Wilders, che conquista il 16,7% dei voti e diventa così il secondo partito olandese dietro ai cristiano-democratici. Pilastri della campagna di Wilders il no all’ingresso della Turchia nell’Unione Europea e la denuncia della «catastrofica islamizzazione» dell’Europa.
Geert Wilders, classe 1963, è stato membro del Tweede Kamer (Camera dei Deputati) dal 1998, prima per il Partito del popolo per la libertà e la democrazia e dal 2006 per il Partito per la libertà, da lui fondato, di cui è il leader politico. È favorevole a limitare l’immigrazione, in specie da fuori dell’Occidente. Antislamista, ha cercato di bandire il Corano dai Paesi Bassi giudicandolo in conflitto con le leggi del paese. Wilders era salito alla ribalta delle cronache per aver realizzato un film, Fitna, per denunciare il fondamentalismo islamico. Nel film Wilders attacca il Corano come fonte del terrorismo (Surah 8, verso 60), monta discorsi di Imam che incitano al massacro di ebrei e «infedeli» e mostra immagini di impiccagioni, decapitazioni e vittime di linciaggi e di attentati terroristici (eventi riconducibili al fondamentalismo islamico). Il film ha avuto una storia controversa: messo online il 27 marzo 2008 sul sito internet Liveleak, il giorno seguente Liveleak stesso lo ha rimosso dai suoi server per motivi di sicurezza. Il video è stato successivamente ripubblicato il 30 marzo 2008 e ora ritirato dal suo stesso autore per operare dei tagli.
Nelle interviste Wilders spiega così la sua islamofobia: «Il Corano è un libro fascista, aggressivo, che semina odio. Non voglio discriminare o provocare, dico solo che la violenza che trasuda dai testi islamici non la si trova in nessun’altra religione: né cattolica, né ebraica, né buddhista. Diciamo piuttosto che il Corano è più un’ideologia che una religione. Non ce l’ho con l’Islam, con i musulmani come persone, ma appunto con un’ideologia che vuole privare l’uomo della libertà, che non rispetta le donne, che vuole eliminare gli omosessuali. Il mio idolo è Oriana Fallaci: lei aveva capito la pericolosità dell’invasione islamica! Come lei odio il relativismo, cioè il voler credere che ogni cultura sia la stessa, perché non è vero».
Il partito di Wilders si chiama Partito della Libertà. Ecco come il leader motiva questo nome: «Gli olandesi pagano troppe tasse, addirittura il 50%. Mentre si dovrebbe avere il diritto di disporre del proprio denaro, guadagnato con tanta fatica. E poi libertà di gioire di una bella giornata di sole e della vita, di girare per strada senza essere assaliti, derubati, picchiati. Soprattutto libertà di vivere nella propria nazione conservandone la cultura. Infine libertà di esprimere le proprie idee senza per questo essere costretti a girare sotto scorta perché vogliono metterti a tacere per sempre».
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