Non profit

Ogni rifiuto al suo posto Imprese e comuni alleati

Il 26 febbraio, in tutta Italia, la giornata dedicata al recupero. Consorzi di aziende e città insieme con un obiettivo: trattare, entro il 2002, oltre il 50% dei residui

di Antonietta Nembri

Non c’è più una sola pattumiera nelle case. Diversi contenitori, infatti vengono destinati ai materiali da riciclare. E da tre anni in Italia l’attenzione al recupero e al riciclaggio dei rifiuti è consacrata da una normativa, il cosiddetto Decreto Ronchi che ha stabilito per il nostro Paese un obiettivo ambizioso: il recupero di almeno il 50 per cento dei rifiuti di imballaggio entro il 2002. Per riflettere su quanto avviene ormai quotidianamente anche nelle cucine delle massaie italiane, ovvero la separazione dei rifiuti, domenica 26 febbraio in tutta Italia si celebrerà la giornata nazionale “L’Italia che ricicla”. L’iniziativa è promossa dal Ministero dell’Ambiente e dal Conai (il Consorzio nazionale imballaggi). La struttura riconosciuta dallo stesso decreto Ronchi che dovrà assicurare il raggiungimento dell’obiettivo: 50 per cento di imballaggi recuperati. Lo sforzo messo in campo per ottenere un’alta percentuale di riciclaggio ha portato a oggi 1 milione e 300 mila imprese ad aderire al Consorzio, il quale coordina anche sei consorzi di Filiera (alluminio, acciaio, carta, legno, plastica e vetro) che sono incaricati del recupero e del riciclaggio dei materiali, attraverso la raccolta dei rifiuti di imballaggio industriali e di quelli urbani. La maggior parte dei 9 milioni di tonnellate di imballaggi oggi consumati in Italia, purtroppo sono ancora destinati alla discarica. La quantità di imballaggi riciclata si attesta a 3 milioni e mezzo di tonnellate, mentre 290 mila vengono avviate al recupero di energia. Solo il 38% degli imballaggi viene infatti trattato. Ma le prospettive sono buone, dagli studi Conai e grazie anche all’accordo quadro con l’Anci e alcune convenzioni, si potrà raggiungere, nel 2002 una percentuale di recupero pari al 54%. A. Ne


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