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Ogni giorno è record sovraffollamento

La denuncia del sindacato degli agenti penitenziari evidenzia che la regione più a rischio è l’Emilia Romagna

di Redazione

«Oramai a ritmo quotidiano registriamo i nuovi record di presenze detentive all’interno dei penitenziari italiani. Alle 8 di questa mattina, infatti, nelle strutture penitenziarie italiane erano ristretti 68.058 detenuti: 64.994 uomini e 3.064 donne». È quanto denuncia il sindacato Uil-Pa Penitenziari. «Questo significa – spiega il segretario dell’organizzazione sindacale Eugenio Sarno – che in tutte le regioni si è superata la quota massima di ricettività e che il 100% delle strutture presenta un sovradotazione delle presenze rispetto al consentito. È del tutto evidente che questo incredibile sovrappopolamento impedisce di agire nel senso indicato dalla Costituzione e che il personale deve limitarsi, quando può, alla sola attività di vigilanza e controllo, che negli ultimi anni è divenuta anche una attività di salvataggio delle vite umane».

La “classifica” degli indici di sovraffollamento, su base regionale, rispetto alla capacità ricettiva riconferma in testa l’Emilia-Romagna (88%) seguita da Puglia (77%), Veneto (75%), Calabria (65%), Friuli (61%), Lombardia (60%), Sicilia (58%), Basilicata e Trentino (54%), Liguria (53%), Piemonte (50%), Umbria (49%), Campania (48%), Marche (43%), Lazio e Toscana (36%), Abruzzo (35%), Molise (19%) e Sardegna (17%).

 

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