Sostenibilità
Ogni ape conta, e la Coop ne ha salvate 2,5 miliardi in tre anni
La campagna dell'azienda della grande distribuzione è arrivata al terzo anno. Si tirano le somme: 150 nidi installati in varie scuole cittadine, 80 alveari posizionati nelle oasi urbane, coinvolte 7.500 aziende agricole delle filiere produttive di ortofrutta. E 17 giovani sono stati scelti per diventare apicoltori domestici
di Redazione
Due miliardi e mezzo di api mellifere tutelate dal 2021 ad oggi e 70mila api solitarie aiutate nel loro insediamento nelle aziende agricole del prodotto a marchio Coop. Attività nelle filiere ma anche nelle scuole, 150 nidi installati in vari istituti di istruzione e nelle città, 80 nidi posizionati nelle oasi urbane e altri territori scelti dalle cooperative, oltre che le casette per la nidificazione degli insetti impollinatori vendute nella rete dei punti vendita Coop. Con l’arrivo della primavera, riparte la campagna triennale di Coop “Ogni ape conta”, un progetto di sensibilizzazione della filiera produttiva e dei consumatori sull’importanza di questi straordinari insetti. Non solo le consuete api mellifere, ma anche le meno note api osmie, solitarie e fondamentali per l’impollinazione e la tutela della biodiversità delle specie vegetali presenti nel Paese.
La campagna di tutela e ripopolamento è giunta al suo terzo anno e dà i suoi frutti anche nel 2023, con i nidi in fase di schiusa nei vari bee hotel sparsi ormai in tutta l’Italia. In questo modo Coop dà il suo contributo a quella che assomiglia ogni anno di più ad una emergenza ecologica. Dal 2006, infatti, c’è stato un aumento della mortalità di api mellifere spesso superiore al 30%; senza api, è a rischio il 75% delle colture alimentari mondiali. Da tempo Coop si è impegnata coinvolgendo le 7.500 aziende agricole che fanno parte delle sue filiere produttive di ortofrutta, incentivandole a riservare siepi e fiori alle api e agli altri impollinatori, coprendo circa il 3% della superficie agricola. E oltre all’impegno trentennale nella riduzione dei pesticidi, dal 2010 Coop limita e in alcuni casi vieta nelle proprie filiere l’uso dei neonicotinodi, molecole tossiche per le api. Inoltre, nella campagna “Agricoltura ad alta sostenibilità” Coop ha eliminato altre molecole chimiche tra cui anche il glifosato, dannoso per le api.
Dal 2021, all’interno della campagna “Ogni ape conta”, è stata realizzata la prima ricerca sulle api selvatiche e mellifere realizzando uno studio coordinato da Coop Italia con il supporto scientifico del dipartimento di Scienze e tecnologie agroalimentari (Distal) dell’Università di Bologna e con il contributo di Lifegate, assieme al coinvolgimento degli associati di Conapi presenti nelle filiere ortofrutticole Coop identificate. E ora la campagna prosegue con l’attività dei giovani apicoltori domestici: 17 giovani scelti proprio all’interno della Coop Community, la rete di under 30 appassionati di ambiente, che già nel 2021 avevano aiutato Coop con le oasi. Li ha dotati di casetta e decalogo dell’amante degli insetti impollinatori e ha chiesto loro di realizzare il Diario dell’apicoltore domestico. Ora, a distanza di un anno, i ragazzi hanno raccontato la ripresa dell’attività nelle casette e la schiusa dei nidi realizzati nella scorsa stagione. Le stesse casette sono a disposizione nei punti vendita Coop: piccole costruzioni di legno che, installate sul balcone o in giardino, permettono a questi insetti di trovare dei luoghi sicuri in cui rifugiarsi.
Credits: foto Ante Hamersmit su Unsplash
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.