Famiglia

Ogm: Vas e Coop, nessuno controlla

Ambientalisti e consumatori: malgrado i proclami di Alemanno, la Sanità dismette i meccanisimi di controllo. E nei porti italiani ci sono già sementi transgeniche

di Giampaolo Cerri

Allarme Ogm. Lo rilanciano Verdi ambiente e società ma anche Ancc-Coop. Il presidente Vas e il vicepresidente Ancc-Coop, Guido Pollice e Roberto Conti, diramano infatti stamani una dura e preoccupata nota. Eccola. «Dopo aver applaudito il ministro delle Politiche Agricole e Forestali per aver ribadito che le leggi nazionali non consentono alcun livello di contaminazione da OGM nelle sementi convenzionali, constatiamo con allarme che il sistema dei controlli ai porti nazionali d?approdo per le sementi provenienti d?oltreatlantico, invece di essere potenziato è in parte disattivato e in parte gravato dalla più totale confusione di competenze. E questa è una cattivissima notizia sia per gli agricoltori che si apprestano alle semine sia per l?industria agro-alimentare e i consumatori che si attendono un raccolto agricolo esente da inquinamento da OGM. I FATTI: 1) Con circolare del 4 febbraio 2002, il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali assume in proprio le responsabilità di coordinamento e di controllo per escludere eventuali contaminazioni da OGM in sementi convenzionali. 2) In ottemperanza alla circolare MiPAF, il Ministero delle Finanze, con circolare del 18/2/2002 inoltrata agli uffici doganali dei porti, si impegna a realizzare campionamenti e analisi diagnostiche sul 15% dei carichi di sementi che arrivano nei porti italiani, demandando la restante percentuale dei controlli agli Uffici di Sanità Marittima e agli Uffici di Fitopatologia presenti nei porti. 3) In difformità con quanto sancito dalla circolare MiPAF, una circolare del Ministero della Salute del 14 marzo 2002 (firmata dal Direttore Romano Marabelli) comunica agli Uffici di Sanità Marittima, agli Istituti Zooprofilattici e ai NAS che ?si è pervenuti alla determinazione che le materie prime vegetali destinate alla semina non rientrano tra le attribuzioni di questa Direzione?. Ergo, l?intero sistema di controllo della Sanità, che con millimetrica efficacia ha sin qui bloccato ogni tentativo di ingresso nel nostro Paese di carichi di sementi contaminate da OGM, si sottrae alle funzioni di prevenzione aprendo una voragine enorme nella rete dei controlli ipotizzata dal coordinamento del Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. In questa intollerabile condizione di caos generale crediamo doveroso per il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali dar prova che è ancora in grado di governare la situazione, magari comunicando da subito all?opinione pubblica quanti dei carichi di sementi giunte ai porti di Trieste, Genova, Livorno e La Spezia sono risultati contaminati da OGM e quindi necessitano di essere rispediti al mittente. Senza una reale prova di governabilità della situazione non ci sarà per noi altra strada che ricorrere ai poteri sostitutivi rappresentati dalla magistratura, a garanzia del rispetto delle leggi che tutelano dalle contaminazioni da OGM sia gli agricoltori che i consumatori del nostro Paese».


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