Formazione

Ogm: Unep aiuterà Pvs a valutare rischi

Un progetto di 3 anni che costerà oltre 38 milioni di dollari forniti dalla Banca Mondiale. Scopo assicurea la sicurezza per il trasferimento di organismi transgenici

di Giampaolo Cerri

In vista dell’entrata in vigore del Protocollo di Cartagena sulla biosicurezza, firmato da 107 paesi, ma sinora ratificato solo da 10, l’UNEP (United Nations Environment Programme) ha lanciato un progetto per aiutare oltre 100 paesi (in via di sviluppo) a sviluppare gli strumenti legali e scientifici necessari a valutare i rischi derivanti dalle importazioni di Ogm.
Il progetto durerà 3 anni e costerà 38.4 milioni di dollari forniti dal GEF (Global
Evironment Facility), il braccio “ambientalista” della World Bank.
Il protocollo richiede 50 ratifiche per entrare in vigore, e il suo scopo è assicurare la sicurezza del trasferimento e dell’uso di Ogm che potrebbero avere ripercussioni negative sulla conservazione e sull’uso sostenibile della biodiversità, nonché sulla salute umana.
Il protocollo è il primo trattato ambientale legale che istituzionalizza il principio di
precauzione.Obbligherà i paesi che esportano Ogm ad informare i paesi importatori, in modo che questi ultimi potranno decidere se accettare o rifiutare il carico.
Il progetto lanciato oggi dall’UNEP permetterà ai PVS di avere gli strumenti utili a prendere questo tipo di decisione.
Fonte: UNEP, traduzione di Fabio Quattrocchi fabiocchi@inwind.it

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