Famiglia
Ogm: pioggia di critiche per il rinvio del decreto
"E' una farsa" dichiara Vizioli di Aiab. Ermete Realacci (Margh): ''Alemanno dica chiaramente quali sono gli ostacoli e i motivi di questo stallo''
”Il rinvio al tavolo agroalimentare per decidere le sorti del decreto sulla coesistenza e’ l’ennesimo non senso di una ignobile farsa che si protrae da troppo tempo a danno della nostra agricoltura”. Lo afferma, in una nota, il presidente dell’Aiab Vincenzo Vizioli.
Al centro delle critiche lo slittamento della decisione sul decreto del ministro Alemanno sugli Ogm.
”L’ulteriore mancato confronto in Consiglio dei Ministri – prosegue Vizioli – e il fatto che al tavolo agroalimentare Alemanno andra’ scortato da Berlusconi e Fini, fa pensare ad un Ministro screditato e sotto tutela. A questo punto – aggiunge il presidente dell’Aiab – lo invitiamo ad un atto di rispetto verso la Coalizione Liberi da Ogm che lo ha sostenuto fino ad oggi, prendendo le distanze dal Governo e ritirando il decreto, in assenza del quale vale la moratoria che prevale fino a quando l’Italia non sara’ in grado di gestire la coesistenza”.
Sulla stessa lunghezza d’onda anche Ermete Realacci (Margh): ”Alemanno dica chiaramente quali sono gli ostacoli e i motivi di questo stallo”. E avverte: ”L’argomento non e’ procrastinabile, perche’ l’altroieri la Commissione europea ha autorizzato l’arrivo sulle tavole dell’Unione di nuovo mais gm targato Monsanto. E’ questo il segno, continua l’esponente della Margherita, che il futuro prossimo ci riserva una convivenza e una competizione sempre piu’ serrata fra alimenti e colture convenzionali e biologiche da una parte e quelli geneticamente modificate dall’altra. “Non possiamo permetterci di aspettare, conclude Realacci, non possiamo lasciare la nostra agricoltura in balia dei rischi di contaminazione: e’ da masochisti, da irresponsabili”.
Cosa fa VITA?
Da 30 anni VITA è la testata di riferimento dell’innovazione sociale, dell’attivismo civico e del Terzo settore. Siamo un’impresa sociale senza scopo di lucro: raccontiamo storie, promuoviamo campagne, interpelliamo le imprese, la politica e le istituzioni per promuovere i valori dell’interesse generale e del bene comune. Se riusciamo a farlo è grazie a chi decide di sostenerci.