Cultura

OGM: Patriarca Venezia, no a imperativo tecnologico

''Nel caso degli Ogm non possiamo accettare di applicare l'imperativo tecnologico secondo cui tutto cio' che si puo' fare si deve fare", ha detto Monsignor Angelo Scola

di Redazione

”Nel caso degli Ogm non possiamo accettare di applicare l’imperativo tecnologico secondo cui tutto cio’ che si puo’ fare si deve fare anche se secondo la mentalita’ invalsa per questo si e’ oscurantisti”. Lo ha affermato parlando di OGM il Patriarca di Venezia Mons. Angelo Scola, intervenuto all’incontro della Coldiretti ”Etica: l’attualita’ delle origini”, svoltosi nella citta’ lagunare. Per il Patriarca ”si tratta invece di sviluppare un adeguato approfondimento etico con limiti e regole per le biotecnologie in riferimento alla attualissima questione, causa di accese polemiche, dei cosiddetti organismi geneticamente modificati”. Il ”principio fondante dell’inseparabilita’ delle due dimensioni del lavoro e della cura, proprie del rapporto tra la comunita’ degli uomini e la terra nel caso degli Ogm – ha sostenuto il Patriarca – scardina alla radice il cosiddetto imperativo tecnologico, imposto negli ultimi decenni dall’alleanza fra scienze, in particolare la biologia, e le biotecnologie, secondo cui tutto cio’ che si puo’ fare, si deve fare”. ”Infatti, se la cura e’ parte integrante del rapporto tra l’uomo e la terra, la tutela dell’ambiente presente e futuro imporra’ necessariamente limiti e regole alle biotecnologie. I criteri di giudizio – ha precisato Mons. Scola – dovranno fare spazio ad un ampio dibattito morale, sociale, culturale, politico ed economico che porti a quel compromesso nobile che ha a cuore il bene comune”. ”Attraverso questa pratica virtuosa gli attori in campo cedono la loro opinione ad un arbitro garante del bene comune, che in democrazia e’, in ultima analisi, il popolo, perche’ le diverse opinioni si compongano nella soluzione piu’ attenta alla vita buona di tutti. La soluzione adottata fi ha continuato il Patriarca – dovra’ saper salvare sempre i principi necessari ed irrinunciabili, dovra’ lasciar coesistere una pluralita’ di scelte nell’opinabile, in ogni caso sara’ attenta a ricercare sulla base dei criteri-cardine della solidarieta’ e della sussidiarieta’ il massimo consenso”. ”E – ha precisato – non solo quello della nostra regione e del nostro paese, ma anche dell’ordine internazionale. A tale dibattito i soggetti cristiani direttamente impegnati nel mondo agricolo non potranno assolutamente essere assenti”. Da parte sua, il Presidente della Coldiretti Paolo Bedoni ha trovato nelle parole del Patriarca ”una ragione in piu’ per proseguire sulla strada della precauzione e dell’ impegno a garantire l’assenza di contaminazioni nelle coltivazioni nazionali”. Uno stimolo inoltre, ha aggiunto, ”per promuovere e difendere l’adozione di provvedimenti che dichiarino OGM free i territori comunali, provinciali e regionali in un progetto di crescita sostenibile sul quale abbiamo stretto solide alleanze che hanno il favore della maggioranza del Paese”.


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