Formazione

OGM, nuovo rinvio per il decreto sulla coesistenza

"Troppe divergenze tra Stato e Regioni" ha dichiarato il ministro dell'Agricoltura Alemanno. Tutto rinviato alla settimana prossima

di Ida Cappiello

Battuta d’arresto per il decreto sugli Ogm presentato oggi in Consiglio dei ministri da Giovanni Alemanno. Tutto rinviato alla settimana prossima, giovedì 14 il testo va in conferenza stato-regioni. La motivazione ufficiale sono le divergenze di opinione emerse. Alcuni ministri sono contrari alla norma che demanda alle Regioni i provvedimenti in materia di OGM e ne vieta la coltivazione finchè non verranno assunti i provvedimenti. “Il problema è che da un lato c’è la competenza esclusiva delle regioni in campo agricolo, dall’altro il compito dello Stato di emanare provvedimenti che diano coordinamento” ha detto il ministro delle politiche agricole. Sul versante regioni c’è chi vuole norme più stringenti sulla coesistenza, e chi, invece, ritiene che ogni regione debba essere lasciata libera di scegliere cosa fare. In dodici hanno scelto di dichiarare il loro territorio OGM free, ma rimane il problema di quelle confinanti che non hanno espresso questo orientamento. “Valuteremo se è il caso di convocare il tavolo agro-alimentare. In realtà la concertazione con regioni e tavolo poteva avvenire nel periodo intercorrente dall’approvazione del decreto alla sua conversione in legge, ma le perplessità sollevate in Consiglio dei ministri impongono questa battuta d’arresto”. “L?ennesimo nulla di fatto, che espone l?agricoltura italiana alla contaminazione irreversibile da OGM che la stragrande maggioranza degli agricoltori e dei consumatori non vogliono”. Questo il commento di Vincenzo Vizioli, presidente dell?Aiab.


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