Welfare

OGM: La monsanto di nuovo all’attacco dei contadini canadesi

Non si ferma la multinazionale biotech nella sua conquista dell’agricoltura. Dopo il caso Schmeiser avviata un'altra battaglia legale contro un contadino canadese.

di Barbara Fabiani

Ricordate Percy Schmeiser? Ve ne avevamo parlato su Vita poco prima dell?estate. Il contadino canadese accusato dalla Monsanto di avere violato i diritti di brevetto sulla produzione di colza ogm mentre il povero Schmeiser era una vittima dell?inquinamento genetico della multinazionale, per i semi trasportati dal vento che hanno attecchito nei suoi campi e soppiantato parte della sua produzione non geneticamente modificata.
Ricordate anche che la Monsanto vinse l?azione giudiziaria contro di lui costringendolo a pagare i diritti sulla produzione di colza e, per aver trovato delle piante ogm nel suo campo, a rimborsare quanto daveva guadagnato con l?intero raccolto.
Ebbene, visto che la corte di Queen’s Bench si è dimostrata di attegiamento disponibile, la Monsanto ci riprova citando in giudizio un altro contadino del West Canada , Kelly Ryczak, con l?accusa anche in questo caso di aver violato il brevetto della colza geneticamente modificata resistente all’erbicida RoundUp negli anni 1999, 2000 e 2001.

Lo scorso luglio Percy Schmeiser venne in Italia a esporre il suo caso durante una sessione della FAO in cui si discuteva sul Trattato globale sulle sementi, fermo da 7 anni per l?ostruzionismo di Stati Uniti, Canada, Australia e di alcuni paesi del secondo mondo come Brasile e Argentina.
Schmeiser portò le prove del grave rischio che stava correndo l?agricoltura canadese di venire monopolizzata per vie legali dalla multinazionale Monsanto, con la ?complicità? involontaria del vento e degli insetti impollinatori.
La citazione in giudizio di Kelly Ryczak fa temere che la battaglia di Schmeiser in nome dei diritti dei contadini, dei consumatori e dell’ambiente rischi di diventare anch?essa ?parole al vento?.

www.percyschemeiser.com

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