Formazione

Ogm: in India semi al mercato nero

Un commerciante ha venduto sottobanco semi di cotone ingegnerizzati. Lo rivela il magazine americano Mother Jones

di Giampaolo Cerri

Semi Ogm al mercato nero. Accade in India, come racconta l’ultimo numero di Mother Jones. Si tratta del caso della Nevbharat Seeds Ltd fondata dall’agricoltore e commerciante indiano Desai, accusato dalla Monsanto di aver venduto sottobanco dei semi di cotone Bt, ingegnerizzati contro l’attacco di un insetto, ribattezzandoli Navbaharat 151. Il caso è stato scoperto l’estate del 2001, quando interi raccolti di cotone furono distrutti nel Gujarat da un attacco della stessa larva killer neutralizzata dal Bt. Misteriosamente solo gli ettari coltivati con i semi di mr. Desai si salvarono. Fatto che ha insospettito la Mahyco, controllata indiana di Monsanto e licenziataria del Bt. Ma i margini per un’azione legale si sono subito dimostrati ristretti: all’epoca – Desai ha cominciato a venderli nel 1998 – le leggi indiane non proteggevano i brevetti sui semi. Piuttosto l’intraprendente commerciante rischia di finire in galera per vendita di semi Ogm non autorizzati: in India infatti le biotecnologie in agricoltura sono ancora bandite. Per farlo la pubblica accusa dovrà dimostrare che Desai sapeva di coltivare cotone Ogm e non di aver subito, suo malgrado, un inquinamento transgenico, come ha finora affermato. Una storia che, in ogni caso, dimostra i rischi elevatissimi di inquinamento biotecnologico derivante dall’introduzione di piante Ogm.


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