Sostenibilità

Ogm: in arrivo il super salmone

Si è aperto oggi Il Regional Meeting del Consumers International, partecipano 260 organizzazioni di consumatori di circa 120 paesi

di Paul Ricard

Nuove minacce in arrivo dagli Usa: la Food and Drug Administration potrebbe dare il via libera alla commercializzazione del salmone geneticamente modificato. A lanciare l’allarme e’ una delle maggiori esperte statunitensi di Ogm, Jean Halloran, rappresentate della Consumers Union, la maggiore associazione dei consumatori statunitense. ”L’ingegneria genetica – ha dichiarato Halloran, nel corso della riunione regionale del Consumers International – si e’ spostata dai vegetali, agli animali ed ai pesci. Negli Stati Uniti, inoltre, si stanno effettuando degli esperimenti sul mais modificato, dal quale si potrebbe ricavare dello spermicida”. Si riapre cosi’ il dibattito sugli organismi geneticamente modificati, uno dei protagonisti del vertice Fao. ”Nel corso del vertice della Fao – ha sottolineato Halloran – si e’ parlato di ogm ma senza giungere a niente di concreto”. Secondo Consumers International, composto da 260 organizzazioni di consumatori di circa 120 paesi, il 95% dei consumatori chiede l’etichettatura obbligatoria per i cibi ogm, che ”non devono considerarsi – afferma il Consumers International – equivalenti al cibo biologico” poiche’, in base ad alcune ricerche, possono provocare effetti tossici nell’organismo umano, indurre reazioni allergiche, sviluppare la resistenza agli antibiotici, alterare il valore nutritivo e produrre squilibri e rischi ambientali. Il Consumers International, gia’ nel corso del vertice Fao, aveva chiesto ai Governi dure restrizioni nell’uso degli Ogm, sottolineando la necessita’ di un’etichettatura chiara, di una regolamentazione dei brevetti ogm, di una partecipazione attiva delle Ong dei consumatori. Secondo il Consumers International, e’ poi necessario che i governi dei singoli paesi possano liberamente scegliere di ridurre o proibire l’ingresso di Ogm. ”Il documento Fao – precisa invece il Consumers International – glissa sulla regolamentazione delle biotecnologie e non impone alcun drastico e specifico controllo sugli Ogm”. Il Regional Meeting del Consumers International, che si e’ aperto oggi e si chiudera’ il prossimo 27 giugno, mira a coinvolgere le Organizzazioni non governative di tutto il mondo ”nella battaglia – ha infine affermato il diretto generale dell’organizzazione, Julian Edwards – che l’organizzazione sta affrontando all’interno della Codex Alimentarius Commission, affinche’ sia emanato un accordo internazionale che consenta ad ogni paese di stabilire autonomamente requisiti nazionali per l’obbligo di etichettatura, biotecnologie, sviluppo e consumo sostenibile”. Al termine del meeting sara’ infatti redatto un documento contenente una strategia comune in tema di alimentazione in vista del World Consumers International Congress di Lisbona, che avra’ luogo nel 2003.


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