Cultura

Ogm: due italiani su tre chiedono indicazioni su etichetta

E' quanto emerge dal rapporto Coldiretti-Ispo sugli italiani e l'alimentazione, presentato oggi al Forum internazionale agroalimentare in corso a Cernobbio

di Redazione

Due italiani su tre ritengono che l’eventuale presenza di Organismi geneticamente modificati nei cibi debba essere indicata obbligatoriamente in etichetta in tutti i prodotti alimentari; percentuale che raggiunge l’84% nel caso di laureati, mentre soltanto il 3% non lo considera necessario. E’ quanto emerge dal rapporto Coldiretti-Ispo sugli italiani e l’alimentazione, presentato oggi al Forum internazionale agroalimentare in corso a Cernobbio. Nell’ indagine viene evidenziato che il 57% degli italiani non trova motivi positivi per il consumo di prodotti alimentari geneticamente modificati, e il 63% individua invece ragioni negative sul consumo di Ogm, fondate sulla mancanza di fiducia nella loro qualita’ (37%), mancanza di conoscenze (22%) e rischi per la salute (19%). L’attenzione degli italiani nei confronti della sicurezza alimentare e’ confermata dai dati relativi al consumo di prodotti a denominazione di origine (il 60% li acquista regolarmente o qualche volta) e biologici (il 45% li acquista regolarmente o qualche volta), mentre tale percentuale scende al 19% per i prodotti del commercio equo e solidale. ”L’agroalimentare italiano e’ una realta’ da primato sul piano qualitativo e ambientale, riconosciuta in tutto il mondo – ha affermato il presidente della Coldiretti, Paolo Bedoni, presentando la ricerca – che non ha bisogno di manipolazioni che rischiano di ipotecare il futuro delle imprese e dei consumatori”. Bedoni ha in proposito aggiunto che ”quel che i consumatori chiedono e’ soprattutto sicurezza alimentare e ambientale anche nei confronti degli Ogm” e, quindi, bisogna ”continuare a garantire alimenti genuini, di qualita’ e rispettosi dell’ ambiente”.

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