Cultura

Ogm: coro di no per compromesso di Bruxelles

Raccoglie solo critiche il compromesso sull'etichettatura di alimenti con organismi geneticamente modificati raggiunto ieri sera a Bruxelles

di Paolo Manzo

Raccoglie solo critiche il compromesso sull’etichettatura di alimenti con organismi geneticamente modificati raggiunto ieri sera a Bruxelles. Se Danielle Auroi, eurodeputata verde francese, e’ costretta ad ammettere che ”cosi si e’ evitato il peggio”, non altrettanto pensano i Verdi italiani: per loro, Loredana De Petris, senatrice e membro della commissione Agricoltura, vuole appellarsi al ”Parlamento di Strasburgo affinche’ ristabilisca la tolleranza zero per gli Ogm non autorizzati e soglie di presenza accidentale negli alimenti e nei mangimi rispettose del principio di precauzione”. De Petris sottolinea che l’accordo ”costituisce di fatto la fine della moratoria europea e rischia di mettere in circolazione prodotti non testati e non sicuri dal punto di vista sanitario”. Paolo Bedoni, presidente della Coldiretti, osserva che ”se c’e’ la consapevolezza della necessita’ di garantire una etichettatura trasparente e una rintracciabilita’ completa sulla presenza di Ogm in tutti i prodotti, dagli alimenti ai mangimi, non si puo’ accettare la legittimazione di ingiustificati livelli di contaminazione da biotech. Ci attendiamo che vengano riaffermate con decisione linee di indirizzo rigorose e lungimiranti a garanzia delle imprese e dei consumatori”.

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