Famiglia

OGM: che futuro in Italia?

Se ne parla domani al ministero delle politiche agricole e forestali

di Francesco Maggio

Il sistema agroalimentare italiano si interroga sulla possibile immissione sul mercato di frumento transgenico. La richiesta di commercializzazione di frumento tenero geneticamente modificato presentata dall?azienda Monsanto in Canada e Stati Uniti, prefigura infatti cambiamenti decisivi per l’intera filiera del grano, un impatto economico che preoccupa gli stessi farmers nordamericani. Il Progetto ?Grano o Grane?, che sarà presentato domani alle 9 alla sala Cavour del ministero delle Politiche agricole e forestali in via XX Settembre 20, apre un dialogo fra i mercati transoceanici per incidere sulle politiche decisionali riguardanti il possibile arrivo di frumento Ogm, e promuove gli strumenti della ricerca interdisciplinare circa le molteplici implicazioni connesse, dall’impatto economico a quello ambientale, dalle valutazioni nutrizionali a quelle socio-culturali, vista la centralità che il grano, declinato nel cosiddetto Fattore P (Pane, Pasta, Pizza, Pasticceria), assume nella nostra identità alimentare e culturale. Il convegno di presentazione del progetto, moderato dal presidente del Consiglio dei diritti genetici, Mario Capanna, sarà concluso dal ministro delle Politiche agricole, Giovanni Alemanno, e vedrà l?intervento di un rappresentante del Consiglio dei diritti genetici, del mondo della ricerca (Inea) e dell?intera filiera agroalimentare: la produzione agricola (Coldiretti), i servizi all?agricoltura (Assocap), l?industria e l?artigianato alimentare (Cna-Alimentare), il mondo del lavoro (Flai-Cgil), la distribuzione e il consumo.

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