Cultura

Ogm: ambientalisti e agricoltori, violano le leggi doganali

Presentato questa mattina a Roma un dossier sulle importazioni accidentali di sementi biotecnologiche. «Illegali anche perché sprovviste di codici: Ue e governino le blocchino subito»

di Giampaolo Cerri

Agricoltori, consumatori e ambientalisti sul piede di guerra: gli Ogm importanti “accidentalmente” violano anche le leggi doganali.
«Nessuno degli Ogm commercializzati dispone dell’indispensabile codice doganale per poter essere esportati o importati in lungo e in largo per il mondo. A stabilirlo sono le stesse norme disciplinate in sede Wto dall’Organizzazione mondiale doganale e in sede UE dal comitato del Codice Doganale». La denuncia (vedi file allegato) arriva da Verdi Ambiente e Società, Coldiretti, Legambiente, Wwf, Codacons, Aiab, Adiconsum, Crocevia e altre organizzazioni riunite stamani a Roma.
Le associazioni chiedono «il blocco immediato delle importazioni e del trasporto di sementi, derivati alimentari e materie prime agricole contaminate da Ogm è l’immediata misura che chiediamo intraprendano le Autorità nazionali di governo e la Commissione UE».
«Siamo delle possibili gravi ripercussioni che il legittimo provvedimento potrebbe determinare sull’intera filiera agro-alimentare del Paese», dicono le associazioni, che chiedono «che, a livello nazionale e comunitario, vengano attivate dalle istituzioni di Governo procedure legali risarcitorie nei confronti delle aziende titolari dei prodotti Ogm responsabili dell’inquinamento degli stock di merci in importazione».
Una vicenda paradossale: proprio l’industria del biotech, che fa della brevettazione il proprio strumento di business, che viola le leggi doganali.

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Le associazioni chiedono «il blocco immediato delle importazioni e del trasporto di sementi, derivati alimentari e materie prime agricole contaminate da Ogm è l’immediata misura che chiediamo intraprendano le Autorità nazionali di governo e la Commissione UE».
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