Sostenibilità

Ogm: 10 comuni piantano cartello “free”

Arrivano i primi consensi all'iniziativa promossa da Legambiente e Citta' del Vino, che si propone di dichiarare i piu' noti centri produttori di vino ''Ogm Free''

di Paolo Manzo

Arrivano i primi consensi all’iniziativa promossa da Legambiente e Citta’ del Vino, che si propone di dichiarare i piu’ noti centri produttori di vino ”Ogm Free”. Dopo l’adesione-pilota del comune di Greve in Chianti, in Piemonte il primo Comune a piantare il cartello con il logo ”Ogm free” è stato Asti, in Sicilia Alcamo (Trapani), in Calabria Bova (Reggio), in Puglia San Pancrazio Salentino (Brindisi), in Emilia Romagna Pianello Val Tidone (Piacenza), in Sardegna Berchidda (Sassari), in Campania Montefalcione (Avellino) e Terzigno (Napoli), in Veneto infine Lonigo (Vicenza) e Conegliano (Treviso), Comune quest’ultimo di cui e’ sindaco il neopresidente dell’Associazione Nazionale Citta’ del Vino, Floriano Zambon, il quale ha spiegato l’iter per partecipare all’iniziativa. ”Per piantare il cartello con il logo di Comune Ogm Free le amministrazioni devono prima deliberare il loro impegno a tenere lontani dal proprio territorio gli organismi geneticamente modificati. I Comuni – ha dichiarato il presidente delle Città del Vino – dichiarandosi liberi da Ogm fanno una scelta di campo precisa ed emblematica. In Europa siamo di fronte a un bivio: far progredire la filiera Ogm, oppure conservare e migliorare l’attuale modello agricolo”. Per Ermete Realacci, parlamentare della Margherita e presidente onorario di Legambiente, bisogna impedire quella ricerca legata solo a interessi particolari, come la ricerca Ogm nell’agroalimentare. ”Questo tipo di interessi e questo modello di gestione delle risorse del territorio vanno combattuti e contrastati avendo chiara l’idea dell’Italia che vogliamo”.


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