Formazione

Oggi X Congresso Movimento cristiano lavoratori

Al centro delle tre giornate di incontri riforma del welfare e mercato del lavoro, difesa della famiglia, rapporto con i partiti, associazionismo.

di Chiara Brusini

”Il lavoro, chiave essenziale”, e’ il tema del X congresso nazionale del Mcl, il Movimento cristiano lavoratori, che inziera’ oggi pomeriggio alle 15 all’hotel Sheraton di Roma con la relazione del presidente uscente, Carlo Costalli. Il congresso terminera’ domenica 4 con l’elezione del nuovo presidente, che a meno di sorprese dovrebbe essere lo stesso Costalli, che sara’ riconfermato per il secondo mandato 2005/2009.

Saranno 600 i delegati, in rappresentanza dei 283 mila iscritti del Mcl in Italia e all’estero. Riforma del welfare e del mercato del lavoro, difesa della famiglia, rapporto con i partiti, associazionismo cattolico: questi i temi al centro della tre giorni romana, alla quale parteciperanno, fra gli altri, anche il presidente della Camera Pierferdinando Casini, il segretario dell’Udc Lorenzo Cesa, l’ex ministro del Lavoro e dirigente della Margherita Franco Marini, il segretario della Cisl Savino Pezzotta, il ministro della Funzione pubblica Mario Baccini, il sottosegretario al Welfare Grazia Sestini e il segretario generale della Cei, monsignor Giuseppe Betori.

Secondo il Mcl, spiega il presidente nazionale Carlo Costalli, oggi c’e’ ”bisogno di reinvestire nel sistema di welfare, colmando le lacune che ci sono nel campo della difesa della vita, del sostegno agli immigrati, della terza e quarta eta’, dell’equilibrio previdenziale, della modernizzazione delle politiche del lavoro. Attenzione al welfare -spiega Costalli – significa anche revisione delle norme fiscali sull’impiego dei capitali, quindi maggiori incentivi per il lavoro che produce”.

Al governo Berlusconi il Movimento cristiano lavoratori riconosce di aver fatto ”un buon lavoro con il varo della riforma Biagi (seppure ancora da completare) e con la riforma dell’istruzione”, ma il bilancio sulle politiche della famiglia e per il sud ”resta negativo, perche’ legato a provvedimenti tampone, poco incisivi”. La nuova legislatura dovra’ dunque ”segnare una nuova sfida su questi temi e trovare spazi di lavoro nuovi, capaci di coinvolgere anche i soggetti sociali intermedi come l’associazionismo e il sindacato, ognuno nel proprio ruolo”.

Al mondo cattolico il Mcl intende rivolgere un appello per un lavoro comune, su temi di comune interesse, invitando a una ”rinnovata autonomia dalla politica partitica” e a ”riscoprire il valore della propria identita’, talvolta appannato, se non sacrificato, sull’altare di forme di dialogo che si traducono in appiattimento sulle posizioni altrui. Il primo legame dell’associazionismo di ispirazione cristiana – sottolinea Costalli – non puo’ che essere la riscoperta del senso di appartenenza alla Chiesa e la fedelta’ alla Chiesa stessa, tanto piu’ in un’epoca in cui si moltiplicano coloro che vorrebbero zittirla o cancellarne la funzione sociale”.

Al congresso verra’ anche ricordata la figura del professor Marco Biagi, ucciso dalle Br, e padre della legge 30. Secondo il Mcl ”questa legge va invece difesa, come va difesa la memoria del professor Biagi, riformista convinto e innovatore reale del mercato del lavoro”. Al ricordo di Biagi e dei frutti del suo lavoro e’ dedicata una sessione speciale dei lavori congressuali con la presenza del professor Michele Tiraboschi, presidente della Fondazione Biagi e di Natale Forlani, ad di Italia Lavoro.

Nella tre giorni di Roma verranno anche presentati i progetti di cooperazione internazionale che vedono coinvolto il Mcl e le sue strutture in Tanzania, Romania e Bosnia.

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