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Oggi qui, domani là Ecco i posti in affitto

Con questa nuova forma di occupazione, si calcola che nei prossimi due anni almeno in 30 mila troveranno lavoro. Saranno impiegati speciali, sempre con la valigia in mano e a caccia di nuove occasioni

di Roberto Beccaria

Mentre il mondo politico si affanna stancamente intorno al dibattito sulle 35 ore, il mondo reale procede spedito. E così, mentre i discoccupati crescono, (2.846.000 a gennaio) e si archivia il mito del posto fisso e ?per tutta la vita?, nasce l?era del lavoratore interinale. Non ha età né domicilio fisso, può essere pensionato oppure quarantenne, o giovane alla ricerca del primo impiego. Nasce a Milano, ma lavora a Napoli; vive a Firenze, ma finisce a Parigi . A solo un mese dall?approvazione del decreto Treu sul lavoro in affitto (legge 196/97), oltre centomila persone si sono già rivolte alle agenzie ?intermediarie? per trovare un lavoro temporaneo. E si prevede che entro la fine del ?99 almeno 20/30 mila persone verranno affittate alle aziende. Funziona così: l?agenzia (sono già 11, vd. elenco), si informa sulle esigenze di un?azienda, poi assume a tempo determinato o indeterminato un lavoratore che in gergo tecnico viene definito ?interinale?, per ?affittarlo? al proprio cliente, gli paga lo stipendio e gli versa i contributi per il periodo della prestazione. Le richieste abbracciano un?ampia gamma di lavoratori: esperti informatici, programmatori di computer, infermieri, analisti, revisori, addetti alle vendite e al telemarketing, ma non solo. ?Obiettivo lavoro?, cooperativa non profit e fra le prime società di fornitura del lavoro temporaneo autorizzate dal ministero del Lavoro, propone alle aziende flessibilità, ai lavoratori garanzie, alle persone in difficoltà orientamento per un impiego.
«Sino ad oggi quasi una cinquantina di lavoratori temporanei hanno trovato lavoro attraverso la nostra cooperativa», spiega Bruna Valori, amministratore delegato di Obiettivo Lavoro, «si tratta prevalentemente di donne che devono riuscire a coniugare un ?attività professionale con la cura della famiglia, ma sono già migliaia le persone che si sono rivolte a noi, con il loro bagaglio di esperienze e, talvolta di problemi. Noi cerchiamo di offrire loro un?opportunità, aiutandoli con un corso di aggiornamento o di specializzazione per favorire così anche i più deboli». Ed è proprio per evitare i pericoli e i soprusi della flessibilità, che il decreto Treu vieta il ricorso al lavoro in affitto in casi di ?mansioni di esiguo contenuto professionale? o di sostituzione di lavoratori in sciopero o ancora per reparti dove ci sono stati licenziamenti collettivi nel 12 mesi precedenti, mentre è ancora in via di definizione l?aspetto previdenziale ed è al vaglio l?eventualità di creare una gestione separata per i lavoratori ?temporanei?. Ma l?uomo ?in affitto? non conosce barriere geografiche ed è molto versatile: lo potete trovare oggi a Milano, in qualità di informatico all?Ibm, e incontrarlo di nuovo fra tre mesi a Firenze come addetto delle vendite di una piccola azienda o, perché no, fra sei mesi a Parigi, vicino ai grandi campioni del pallone, cimentandosi nei lavori più disparati della organizzazione dei campionati mondiali di calcio. Manpower, la più grande agenzia intermediaria di lavoro temporaneo al mondo, fornitore ufficiale di mano d?opera temporanea per i mondiali di calcio ?98, ha già ?impegnato? 16 mila giovani fra i 27 e i 35 anni ( il 25% donne), per la Coppa del mondo che si terrà dal 10 giugno ?98. Lavoreranno come interpreti o nelle biglietterie, nel pronto soccorso o nelle telecomunicazioni, garantendo sicurezza negli spalti, o staccando biglietti. Basta aver voglia di recarsi agli sportelli della Manpower per essere sottoposti all?esame del computer che sonderà capacità conoscitive, conoscenze linguistiche, facoltà logiche. Sì, perché l?uomo ?in affitto? sa che tutto invecchia rapidamente e deve essere pronto a diversi tipi di lavoro per stare a galla, sa che davanti al vuoto della disoccupazione le agenzie possono dare risposte immediate, anche se temporanee.
Il decreto Treu prevede che il rapporto di lavoro possa essere rinnovato per cinque volte con la stessa agenzia. Secondo le stime le 11 agenzie troveranno impiego al 2% dei lavoratori italiani, fra le 200 e 400mila unità; niente di fronte agli 850 mila uomini ?interinali? del Regno Unito, ma è già moltissimo visto che che la partenza operativa è stata il 2 gennaio del ?98.

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