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Oggi l’Europa decide. 700 nuovi sbarchi a Lampedusa

di Antonietta Nembri

“Il mio animo è per un impegno forte dell’Italia in Europa, affinché il nostro paese continui tenacemente a perseguire una visione comune ed elementi di politica comune anche sul tema dell’immigrazione”. Queste le parole di Giorgio Napolitano in merito alla questione dell’applicazione degli accordi di Schengen dopo l’arrivo degli immigrati a Lampedusa.

“Tutto questo – aggiunge il presidente della Repubblica – senza nemmeno prendere in considerazione posizioni di ritorsione o dispetto o addirittura ipotesi di separazione”.

Le parole del capo dello Stato arrivano mentre oggi si tiene a Lussemburgo il Consiglio Ue Affari interni dedicato all’emergenza immigrazione. “Oggi vedremo se c’è un’Europa unita e solidale o se è solo una espressione geografica”, ha dichiarato il ministro dell’Interno Roberto Maroni. “Noi abbiamo avanzato da tempo richieste precise, oggi vedremo se c’è questa Europa unita e solidale o se non c’è”, ha sottolineato il ministro.

Il ministro dell’Interno tedesco Hans Pieter Friedich ha sottolineato, da parte sua, che “non possiamo accettare che un grande numero di immigrati economici venga in Europa passando dall’Italia”. ”Per questo l’Italia deve fare il suo dovere nelle discussioni con la Tunisia”, ha detto al suo arrivo al Consiglio Ue a Lussemburgo.

Intanto proseguono gli sbarchi a Lampedusa. Sono quasi 700 i migranti approdati nelle ultime ore. Nella notte con due barconi sono arrivate 180 persone, mentre in serata altre due ‘carrette’ del mare avevano portato sull’isola quasi 500 persone tra cui molte donne e bambini. Oggi, intanto, sono previsti i rimpatri con due voli in partenza direttamente da Lampedusa. A bordo circa 60 persone a fronte degli oltre mille extracomunitari presenti sull’isola.

 

 


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