Famiglia

Oggi la giornata mondiale per l’infanzia

Tra le varie denunce quella dei pediatri: "250 milioni di babini nel mondo lavorano".

di Redazione

Il 20 novembre 1989 le Nazioni Unite approvavano la convenzione sui diritti dell’infanzia che inizia cosi’ “L’interesse superiore del bambino deve costituire oggetto di primaria considerazione”. Oggi, in occasione del 13esimo anniversario della convenzione, si celebra la giornata mondiale dell’infanzia indetta dall’Unicef. Amnesty International rilancia la campagna permanente “bambini da salvare” ed in un comunicato il Marco Betrotto, presidente della sezione italiana dice: “Le violazioni dei fondamentali diritti umani che colpiscono l?infanzia sono le più ripugnanti: uccisioni, torture, sparizioni, riduzione in schiavitù, arruolamenti forzati costituiscono una realtà diffusa in decine di paesi del mondo. Eppure l?impunità per i responsabili di questi abusi è pressoché totale, così come l?indifferenza della comunità internazionale” Eppure a tredici anni dalla convenzione ancora in molti paesi i diritti dei bambini sono negati. Oggi 250 milioni di bambini lavoreranno secondo una ricerca di MAni Tese ed in un intervista lasciata al Corriere Giuseppe Mele, segretario nazionale della Fimp (Federazione Italiana Medici Pediatri) “La società si libera la coscienza aderendo per un giorno a un evento che vede protagonista il bambino. Poi, la stessa società il giorno dopo torna a emarginare l’infanzia, continuando a costruire un mondo a misura di adulto. In particolare tra i diritti negati al bambino figura quello di un’assistenza completa, soprattutto ai nomadi e agli extracomunitari. C’è poi la riduzione degli insegnanti di sostegno agli handicappati. Inoltre al bambino è spesso negato il diritto di essere tutelato nella sua crescita».


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