Non profit

Oggi giornata mondiale per la sicurezza stradale

L'Organizzazione mondiale della sanità ha deciso di dedicare la giornata Mondiale della Salute alla sicurezza stradale. A promuovere la campagna in Italia Aci e Avis.

di Emanuela Citterio

E? come se ogni anno venisse cancellata l?intera popolazione di una città come Milano. Con 1.300.000 morti le strade fanno più vittime delle guerre e delle malattie polmonari.

Oggi 7 aprile la giornata mondiale della salute è dedicata alla sicurezza stradale. L’ Automobile Club d?Italia ha ha deciso di lanciare un appello a tutti gli italiani: ?Il 7 aprile né morti né feriti sulle nostre strade. Io ci provo!?.

L’Aci ha fatto appello i suoi 1.100.000 soci, facendo partire sul territorio una sensibilizzazione capillare, guidata dai 107 Automobile Club locali e attraverso i contatti con associazioni di categoria, sindacati, aziende pubbliche e private, istituti di credito, federazioni sportive, associazioni di volontariato, scuole e università.

Tra i promotori della giornata di sensibilizzazione anche Avis, che ha fatto appello affinchè “alla donazione domenicale di sangue ciascun donatore aggiungesse, ai consueti valori e motivazioni che accompagnano la donazione, un pensiero e un proposito per la sicurezza sulle strade che, con i tanti e continui incidenti, non è mai sufficiente; come, mai è sufficiente il sangue che tanti donatori con impegno donano al loro prossimo”.

Da oggi al 2020, secondo l?Organizzazione Mondiale della Sanità (WHO), le morti a causa di incidenti stradali scaleranno la graduatoria ?nera? delle principali cause di morte e malattia fino al terzo posto, scavalcando AIDS, tubercolosi, malaria e malattie cerebrovascolari.

A pagare il prezzo più alto, che costa all?economia mondiale 518 miliardi di dollari l?anno, sono soprattutto i paesi in via di sviluppo, che contribuiscono per il 90 per cento al numero totale dei decessi.
Ma anche quello dell?Unione Europea è un bollettino di guerra.
Sulle strade del vecchio continente muoiono ogni anno oltre 50.000 persone, mentre 150mila restano invalide; un problema di dimensioni spaventose, che investe oltre duecentomila famiglie.
In Italia, a fronte di oltre 230mila incidenti stradali, nel 2002 si sono contati 6.736 morti(una media di 18,45 al giorno, uno ogni ora e 18 minuti) e oltre 330mila feriti (uno ogni minuto e mezzo).
Le cause principali: mancato rispetto della distanza di sicurezza, guida distratta, eccesso di velocità.
Elevatissimo il costo sociale: 34 miliardi di euro l?anno, più del doppio dell?ultima Finanziaria.

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