Sostenibilità

Oggi Giornata del creato, il Papa: violare il pianeta è peccato

La giornata di preghiera per il Creato è stata istituita lo scorso anno da Papa Francesco. Protestanti, anglicani ortodossi insieme con «preghiere comuni e un rafforzamento del lavoro ecumenico per la cura della Creazione». Il titolo della Giornata “Usiamo misericordia verso la nostra casa comune”, il messaggio del Papa

di Redazione

È intitolato “Usiamo misericordia verso la nostra casa comune”, il messaggio di Papa Francesco per la Celebrazione della Giornata mondiale di preghiera per la cura del creato. Il testo sarà presentato oggi 1° settembre nella sala stampa della Santa Sede. La giornata di preghiera per il Creato è stata istituita lo scorso anno da Papa Francesco che durante l’angelus di domenica scorsa, aveva ricordato che «Giovedì prossimo, primo settembre celebreremo la Giornata mondiale di preghiera per la cura del Creato, insieme con i fratelli ortodossi e di altre Chiese: sarà un’occasione per rafforzare il comune impegno a salvaguardare la vita, rispettando l’ambiente e la natura».

La tutela e la salvaguardia del Creato, la responsabilità e l’attenzione verso il prossimo, i poveri e i dimenticati, sono al centro delle iniziative e della preghiera comune che le diverse confessioni cristiane presenti in Europa, di oggi in occasione della celebrazione della Giornata della Creazione. Sullo sfondo naturalmente anche l’enciclica di papa Francesco dedicata a questi temi e pubblicata poco più di un anno fa, ’Laudato sì’, divenuta testo di riferimento sia nel mondo cristiano che nel dialogo con altre fedi e con ambienti politici, culturali, scientifici diversi fra loro ma sensibili all’appello lanciato da papa Francesco.

Quest’anno, inoltre, Il Consiglio delle Conferenze Episcopali d’Europa (CCEE – cattolici) e la Conferenza delle Chiese Europee (CEC – protestanti, anglicani ortodossi), in occasione della Giornata della Creazione, hanno chiesto «preghiere comuni e un rafforzamento del lavoro ecumenico per la cura della Creazione». In un comunicato congiunto diffuso in questi giorni, si legge fra le altre cose: «Il Tempo per la Creazione, dal 1 settembre al 4 ottobre (la festa di San Francesco d’Assisi nella tradizione occidentale) è un periodo speciale nei calendari liturgici in un numero crescente di Chiese in Europa».

«In questo periodo – si spiega – ricordiamo il dono della creazione e la nostra relazione con esso. La celebrazione di questo tempo e il suo posto nel ciclo delle preghiere e delle forme di culto cristiano è stata raccomandata dalla III Assemblea Ecumenica Europea, Sibiu 2007». Quindi si rileva come la Rete cristiana europea per l’ambiente (ECEN) sia stata determinante «nell’incoraggiare i cristiani a pregare insieme in uno spirito di cooperazione ecumenica e nel promuovere azioni per la cura del Creato. L’iniziativa di celebrare una giornata di preghiera per la Creazione di Dio il 1 settembre, che nella tradizione bizantina è l’inizio dell’Anno Ecclesiale, è nata nel 1989 dal Patriarca ecumenico Dimitrios. In questa stessa linea, nel 2015 Papa Francesco ha deciso che il 1 settembre venisse celebrata la Giornata Mondiale di Preghiera per la Salvaguardia del Creato nella Chiesa cattolica».

Nel suo messaggio odierno, Bergoglio invoca da ciascuno un "esame di coscienza" e un "fermo proposito di cambiare vita": "Non possiamo arrenderci – scrive – o essere indifferenti alla perdita della biodiversità e alla distruzione degli ecosistemi, spesso provocate dai nostri comportamenti irresponsabili ed egoistici". Ricorda che i cattolici devono rispondere in confessionale dei "peccati contro la creazione". Devono risponderne – sottolinea il Papa – come singoli "ormai assuefatti a stili di vita indotti sia da una malintesa cultura del benessere sia da un desiderio disordinato di consumare più di quello di cui realmente si ha bisogno", ma anche come "partecipi di un sistema che ha imposto la logica del profitto ad ogni costo, senza pensare all'esclusione sociale o alla distruzione della natura".

Qui il messaggio integrale

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