Famiglia

Oggi giochiamo a noce moscata

di Redazione

Alex: «Devo fare la noce moscata! (mosca cieca)»
Quando ti fai legare gli occhi per giocare a noce moscata sei sicuro di divertirti un mondo, per esempio, se cerchi di acchiappare Giovanni ti sguscia dalle mani come un würstel. Anche la Luisa scivola via come quando mangi il budino senza il cucchiaio: affondi il dito nel vasetto, sei sicuro di averlo preso e che sia pronto per essere catapultato in bocca e zac, finisce per terra. Da lì è difficilissimo raccoglierlo. Così anche con la Luisa per bloccarla devi farla cadere per terra e sedertici sopra e per indovinare chi è provi ad assaggiarla e se sa di pastina capisci subito che è la Luisa, perché lei è proprio come la pastina. Con il Riccardo è ancora peggio perché se lo acchiappi è come quando prendi la banana con le mani: la stringi e ti scappa dalle dita.
Ma il bello del gioco arriva la sera quando passi alla mamma il vasetto della mosca cieca per fare la pasta alla carbonara: gli spaghetti con gli occhi legati si rincorrono nella pentola e a vederli giocare così ti diverti da morire. Poi quando li scoli fanno “zzz, zzz” e la mamma deve prendere lo scacciamosche per fermarli e corre per tutta la cucina con gli spaghetti che ronzano come matti e sbattano di qua e di là. Giocano anche le uova e i dadini di pancetta che si rincorrono e si appiccicano sui muri, sul lampadario e sugli armadietti. La cucina diventa tutta gialla a puntini rossi e sembra che abbia il morbillo.
Alla fine è il caos, la mamma non riesce ad acchiappare niente e si lascia cadere sulla sedia. Ma la soluzione non è poi così difficile: basta prendere il vasetto della mosca cieca e scriverci sopra noce moscata, torna tutto subito al suo posto.


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