Famiglia
Oggi basta un clic per finire in ospedale
Come funziona Hospital Today, il primo ricovero virtuale
Avete degli insoliti cali di pressione che vi preoccupano ma non volete passare ore nella sala d?aspetto del vostro medico? Dovete aspettare mesi per una vista specialistica e volete sapere subito qualcosa di più su alcuni vostri sintomi fastidiosi? Oppure avete bisogno di chiarimenti sull?anestesia totale e quando è meglio evitarla? Basta accendere Pc e modem, collegarsi a Internet e cliccare l?indirizzo www.omega.it/ospedale. Nel giro di qualche secondo entrerete nella sala di accettazione di ?Hospital Today?, l?ospedale virtuale realizzato da Omega generation, l?azienda che segue la rete civica di Bologna Iperbole, con il dipartimento di medicina interna e gastroenterologia del policlinico Sant?Orsola-Malpighi.
Partito tre anni fa, quando le potenzialità di Internet erano ancora in embrione, l?ospedale virtuale è ogni giorno al servizio dei pazienti, anche anonimi: è sufficiente schiacciare un tasto e si comincia a navigare fra i reparti. Da ortopedia ad anestesia e rianimazione, da chirurgia generale a dietetica, senza tralasciare la medicina generale e le malattie cardiache e vascolari, è possibile inviare domande di ogni tipo e nel giro di alcuni giorni ricevere direttamente a casa, nella propria casella di posta elettronica, la risposta degli specialisti. Un servizio che nei prossimi mesi si amplierà ulteriormente. «Entro settembre avremo nuovi esperti che daranno ogni tipo di informazione necessaria su: Aids, sclerosi multipla, psicologia e dipendenza da tabacco o alimenti e tetraplegia», spiega Luca Tognoli, coordinatore del progetto Hospital Today della Omega Generation. «Vogliamo che diventi un punto di riferimento per tutti, affinché si possano avere sempre più informazioni, completamente gratuite, da parte di medici e strutture».
L?ospedale virtuale è visitato ogni mese dai quattromila ai seimila ?navigatori?, con una media di cinquecento domande inviate, che ha ricevuto il prestigioso riconoscimento della giuria di esperti internazionali della Bangemann Challenge, la sfida mondiale tra i migliori progetti di information technology. «Abbiamo cominciato quasi per gioco, quando Internet era ancora in embrione e assolutamente non pensavamo che saremmo arrivati a ricevere anche trenta domande al giorno», aggiunge Tognoli. «Un successo che rafforza la nostra intenzione di esportare Hospital Today anche all?estero». Un obiettivo che sembra destinato a concretizzarsi in un futuro non troppo lontano. A breve termine, infatti, potrebbe nascere un ?gemello? di Hospital Today anche in Svezia: «Abbiamo preso contatti con medici di Stoccolma in occasione della premiazione della Bangemann Challenge e si sono dimostrati decisamente interessati a realizzare un progetto analogo nel loro Paese », spiega Tognoli, «ma il nostro grande obiettivo per il futuro è un Hospital Today in Africa». Grazie all?ausilio di un semplice Pc e un modem, infatti, i medici in servizio nel continente africano potrebbero mettersi in contatto con gli specialisti europei, avere un appoggio e una consulenza diretta».
Quanto al Hospital Today bolognese, la ?hit-parade? delle consulenze più richieste vede al primo posto la medicina generale, seguita da dietetica, gastroenterologia e andrologia. «La possibilità di rimanere anonimi e il filtro della posta elettronica fanno sì che si rivolgano agli specialisti anche domande molto delicate, su questioni che di persona, faccia a faccia con lo specialista, è più difficile affrontare», spiega Tognoli. Questioni personali incluse, le domande inviate agli specialisti sono le più varie: da quelle mandate da persone che dimostrano una buona conoscenza di malattie e medicine a quelle vaghe e imprecise, indicatori di scarsa conoscenza della materia ?salute?.
«Arrivano domande di ogni tipo e sempre più numerose: il sabato e la domenica ne ricevo anche una ventina al giorno», racconta Patrizia Gardi, dietologa. «Arriva di tutto, dai quesiti molto precisi ed esigenti degli sportivi, alle generiche richieste di chiarimento sui comportamenti alimentari corretti».
In generale, le risposte dei medici forniscono chiarimenti e spiegazioni sugli eventuali dubbi, oppure consigliano la visita di uno specialista o talvolta suggeriscono esami specifici. In nessun caso, però, possono prescrivere cure e medicinali attraverso la rete.
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