Non profit
Odiato canone
Il balzello annuale alla Rai è il più detestato dagli italiani
È la tassa concessione televisiva, meglio nota come Canone Rai, la tassa più evasa dagli italiani. Questo il risultato dello studio condotto da KRLS Network of Business Ethics, per conto dell’Associazione Contribuenti Italiani, su un campione di 1500 cittadini maggiorenni residenti in Italia.
Dalla ricerca è emerso che l’evasione del Canone Rai si attesta intorno al 38% con punte che arrivano fino al 87% in alcune regioni quali Campania, Calabria e Sicilia.
L’evasione che già nel 2005 ammontava al 22%, è balzata, nel 2009, al 38% (contro l’8% della media europea) e, si stima che nel 2010 arriverà al 41%, anche a causa dell’aumento del canone RAI passato, nel 2010, da 107,5 a 109 euro.
Tra i maggiori evasori del Canone Rai figurano quelli residenti nelle province di Caserta, Ragusa e Catanzaro, dove l’evasione sfiora il 90% delle famiglie. All’opposto le province più virtuose sono quelle di Aosta, Ferrara e Pisa dove l’evasione si attesta al 12%.
In assoluto i contribuenti più fedeli restano quelli della Valle d’Aosta, Toscana, Emilia-Romagna, Marche e Veneto, ma in buona posizione si piazzano anche quelli residenti nelle regioni meridionali dell’ Abruzzo, Molise, Basilicata e Sardegna.
L’Italia non ha il canone più alto. In Europa, il record del canone più esoso appartiene all’Islanda con 346 euro, seguita dalla Svezia e Finlandia dove la tassa è pari rispettivamente a 210 e 208,5 euro, dalla Germania con 206 euro, dall’Inghilterra con 176 euro e dalla Francia con 116 euro. All’estremo opposto troviamo la Spagna, il Portogallo, Olanda e Ungheria dove gli utenti non pagano il canone per vedere la TV pubblica.
Perché si evade? Dall’ indagine di Contribuenti.it è emerso che il 36% non paga il canone perché c’è la pubblicità sulla TV pubblica, il 31% per la scarsità dei controlli e la percezione che se chi evade non viene punito, il 24% per la scarsità qualità dei programmi e la troppa presenza della politica in TV e solo il 9% perché non ha soldi.
«Neanche la pubblicità, i premi per gli abbonati, i numerosi inviti effettuati dall’Agenzia delle Entrate» – afferma Vittorio Carlomagno presidente di Contribuenti.it -« hanno scalfito gli incalliti evasori. Gli italiani vogliono una tv pubblica di qualità, diversa da quella commerciale, dalla parte dei cittadini, che garantisca il diritto all’informazione e soprattutto vogliono i politici in tv solo durante le elezioni».
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