Cultura
Ocse: aiuti allo sviluppo diminuiti di 1,7 miliardi
Il commento del commissario Ue allo Sviluppo Louis Michel, che ha invitato gli stati membri a fare onore ai propri impegni nei confronti dlele nazioni povere.
Gli aiuti allo sviluppo da parte dei 27 paesi dell’Unione europea si sono ridotti nel 2007 di circa 1,7 miliardi di euro rispetto all’anno precedente. Lo ha detto oggi il commissario Ue allo Sviluppo Louis Michel, in base ai dati del 2007 resi noti dall’Ocse.
Gli aiuti dell’Unione sono ammontati a 46,1 miliardi di euro lo scorso anno, secondo Michel, che ha sottolineato come però siano calati anche i contributi di altri importanti donatori.
“Il 2007 è stato un serio fallimento per l’aiuto finanziario allo sviluppo”, ha detto Michel in una lettera scritta insieme al ministro per gli Aiuti del Lussemburgo, Jean-Louis Schiltz, e ottenuta da Reuters.
“I principali donatori – gli stati membri Ue, gli Stati Uniti, il Canada e il Giappone – non sono riusciti a rispettare le loro promesse”, è scritto nella lettera, che anticipa la pubblicazione delle statistiche sugli aiuti mondiali da parte dell’Ocse, l’Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico.
Secondo Michel, “la Ue è ancora il maggior donatore del mondo, con l’Assistenza Ufficiale allo Sviluppo che ammonta a 93 euro per ogni cittadino”, rispetto ai 53 euro degli Usa e ai 44 euro del Giappone.
Ma Michel e Schiltz affermano anche che la riduzione del 2007 è inaccettabile. “Questi 1,7 miliardi di euro avrebbero potuto contribuire a cambiare la vita delle persone”, scrivono nella lettera, pubblicata da alcuni quotidiani europei.
In questi giorni Concord, confederazione belga che rappresenta più di 1600 Ong europee, ha denunciato che quasi un terzo degli Aiuti europei allo sviluppo non è reale: molti governi vi fanno infatti rientrare le spese per l’assistenza agli studenti stranieri e ai rifugiati o gli aiuti per la cancellazione del debito.
Sul numero in edicola oggi del settimanale VITA l’analisi di come l’Italia spende i fondi per l’aiuto allo sviluppo, con interviste sulla riforma della cooperazione ai senatori Giorgio Tonini e Afredo Mantica.
«Nel 2007 l?Italia ha speso circa 3 miliardi di euro in Aiuto pubblico allo sviluppo, secondo una recentissima anticipazione dell?Ocse (l?Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico): circa lo 0,2 per cento del Prodotto interno lordo, soldi destinati, almeno in teoria, ai Paesi più poveri del mondo. 71 milioni di euro sono transitati dalle organizzazioni non governative. E tutto il resto? L?Italia si è impegnata a versare lo 0,7 per cento del proprio Pil entro il 2015. Ma l?aiuto pubblico allo sviluppo in cosa consiste? È cresciuto o diminuito negli ultimi anni? Soprattutto, chi sa da quali voci è composto, ovvero come vengono spesi i nostri soldi? E quale ruolo ha, in realtà, il terzo settore?».
(di Emanuela Citterio)
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