Cultura

“Occorrono parole di amicizia”

Il presidente delle Acli, Andrea Olivero, commenta le scritte sui muri contro Bagnasco

di Maurizio Regosa

Il presidente della Acli Andrea Olivero commenta l'episodio di ieri mattina presso la sede bolognese dell'Associazioni cristiane dei lavoratori italiani, dove sono state rinvenute delle scritte offensive nei confronti del presidente della Cei e sono state imbrattate la targa e il simbolo delle Acli.

«Dispiace – si legge nel comunicato diffuso dalle Acli – che non accenni ad arrestarsi questo gioco infantile di imitazione delle bravate altrui. Probabilmente la ragione del moltiplicarsi di questi episodi è dovuto soprattutto a questo. È anche vero che in certi contesti e in certi luoghi il confine tra l'ingiuria, l'intimidazione ed il gesto criminale è tragicamente labile. Per questo è opportuno che le forze dell'ordine indaghino e valutino la reale pericolosità soprattutto delle minacce esplicite nei confronti del presidente della Cei, al quale esprimiamo ovviamente la nostra solidarietà ed offriamo la nostra amicizia, così come ai dirigenti e agli iscritti delle Acli bolognesi. Un'amicizia che dovremmo tutti riscoprire – come valore umano e insieme evangelico – nei rapporti umani, sociali e anche politici; che dovrebbe poter trasparire soprattutto dalle nostre parole, anche quando sono di critica. Occorre cioè fare tutti uno sforzo per moderare i toni dei propri interventi e soprattutto per imporsi di ascoltare e comprendere fino in fondo le ragioni degli altri, senza trasformarle ogni volta e pregiudizialmente in caricature fuorvianti o peggio deformanti».


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