Non profit

Occhio alle trappole dei mediatori finanziari

Albo per gli operatori finanziari, più poteri al commissario anti-usura, meno burocrazia e più informazione.Ecco quello che c'è ancora da fare per vincere la criminalità

di Giampaolo Cerri

Una buona legge, contro l?usura non basta. Lo dice l?Adiconsum e lo dicono le sedici fondazioni che lavorano sul fondo di prevenzione. Vietato abbassare la guardia, e poi sburocratizzare, lavorando di più sull?educazione. «Innanzitutto occorre dare reali poteri e adeguati strumenti all?ufficio del Commissario anti-usura che deve trasformarsi in una vera e propria direzione degli Interni», spiega Donata Monti, della segreteria dell?associazione. Urgente poi anche il rifinanziamento la legge «in maniera congrua e soprattutto assegnare i fondi già previsti ma non ancora assegnati per il ?98». La Finanziaria, spiegano all?Adiconsum, stanzia 50 miliardi ma in maniera del tutto generica.
Fondazioni e consumatori individuano poi una pericolosa falla nel campo d?azione della legge: i mediatori finanzari, sprovvisti di un proprio albo professionale, sono esclusi dai meccanismi di vigilanza della 108/96. Molte finanziarie che sconfinavano nell?usura sono scomparse, ma in compenso proliferano mediatori che usano ragioni sociali capziose, con nomi ?civetta? capaci di confondere il consumatore. L?iter per la creazione di questo nuovo albo, dicono l?Adiconsum e gli altri, deve essere accelerato.
Una zona grigia della norma antiusura rimane invece il Fondo di solidarietà, l?altro canale di finanziamento della 108 che serve invece ad aiutare chi, in braccio agli strozzini, c?è finito già: le procedure sono macchinose, protestano fondazioni e associazioni, e il Fondo sta fallendo. Ma la legge rischia di rimanere lettera morta se non si costruisce contemporaneamente una cultura della responsabilità: i gruppi impegnati nella lotta ai cravattari? chiedono anche campagne di pubblicità sociale per la prevenzione. Insomma, una via educativa e non solo giudiziaria al superamento dell?usura. Però anche il governo, concludono le associazioni, deve metterci del suo, con una politica economica e del credito che non fabbrichi potenziali usurati.
Per informazioni: Adiconsum, telefono: 064417021; fax: 0644170230

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