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Obiettori, sì alla carta dei doveri

Il governo ha approvato il codice, che fissa anche i diritti, per i giovani del servizio civile.

di Francesco Agresti

Il Consiglio dei ministri ha approvato, mercoledì 13 novembre, il regolamento sui diritti e i doveri degli obiettori di coscienza. Il testo (a norma dell?art. 8 della vecchia legge 230 del 1998) contiene anche le norme sulle sanzioni disciplinari che saranno comminate in caso di infrazioni. L?ente convenzionato potrà punire l?obiettore responsabile di comportamenti che contrastano con la natura e la funzione del servizio che è chiamato a svolgere, con una diffida per iscritto, con una multa in detrazione della paga o con la sospensione dei permessi e delle licenze. Su segnalazione dello stesso ente, l?Ufficio nazionale per il servizio civile può decidere sul trasferimento ad altro incarico e sulla sospensione dal servizio fino a tre mesi senza paga con l?obbligo di recuperare il periodo di servizio non prestato. L?obiettore ammesso al servizio civile che si rifiuta di prestarlo può essere condannato a una pena da sei mesi a due anni. «Difficile esprimere un giudizio complessivo su questo provvedimento» afferma Cristina Nespoli, presidente della Conferenza nazionale degli enti servizio civile, «C?è una soddisfazione generica perché si è fatto un ulteriore progresso verso la definizione di un quadro normativo completo, anche se non siamo in grado di esprimere un giudizio di merito perché non conosciamo la stesura definitiva». Questo provvedimento aggiunge un altro tassello al mosaico legislativo che si prepara ad affrontare una nuova sfida: quella del servizio civile volontario, previsto dalla legge 64 dello scorso marzo. In attesa dell?emanazione dei decreti legislativi di attuazione, la legge ha previsto un periodo transitorio durante il quale, oltre ai ragazzi abili alla leva e agli obiettori di coscienza, il servizio civile potrà essere svolto anche dalle donne di età compresa tra i 18 e i 26 anni. «In risposta al bando pubblicato a settembre dall?Ufficio nazionale per il servizio civile sulla base dei progetti presentati da alcuni enti», spiega Carlo Giovanardi, ministro per i Rapporti con il parlamento, con delega al servizio civile. «Hanno risposto 402 persone, di cui il 99 per cento ragazze. Il prossimo anno metteremo a disposizione 8mila posti di cui 190 all?estero». Le missioni oltre confine sono un?altra delle novità previste dalla legge sul servizio civile volontario. «Stiamo mettendo a punto dei progetti» prosegue Giovanardi, «per assistere gli emigrati italiani che versano in condizioni di povertà, soprattutto nei Paesi sudamericani». I volontari riceveranno un trattamento economico uguale a quello dei volontari delle forze armate: 800mila lire al mese per chi presta servizio in Italia e un milione e 200mila lire per chi va all?estero. Ma sarà sufficiente a evitare un drastico calo di domande quando, dal 2007, il servizio di leva e quello civile saranno sospesi? Secondo un sondaggio commissionato dal governo, oltre il 40 per cento dei giovani intervistati si è detto disponibile a dedicare un anno a progetti di solidarietà e cooperazione. Il periodo transitorio servirà anche a mitigare gli effetti di un cambiamento che si annuncia radicale. «Il servizio civile nazionale nasce da basi sostanzialmente diverse», spiega Nespoli. «Intanto poiché non sarà più obbligatorio, gli enti dovranno essere in grado di progettare programmi che sappiano attirare i giovani. Altro elemento innovativo è costituito dal fatto che gli enti dovranno essere in grado di comunicare efficacemente. Quello della comunicazione è un aspetto troppo spesso trascurato dai soggetti del Terzo settore, che dovranno invece farsi conoscere e scegliere. Inoltre, sarà necessario aprirsi a quei settori trascurati dall?obiezione di coscienza e dal servizio civile obbligatorio come la protezione civile e i beni culturali con volontari adeguatamente formati». Ma i buoni propositi servono a poco se non ci sono le risorse per realizzarli. La legge 64 ha previsto uno stanziamento complessivo di 725 miliardi di lire per il triennio 2001-2003, ma secondo stime della Cnesc, arrotondate per difetto, ne servirebbero 465 solo per il prossimo anno.


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