Lo scorso 27 novembre, il Consiglio dell’Unione Europea ha adottato la proposta della Commissione che dichiara il 2011 “Anno Europeo delle Attività Volontarie che promuovono la Cittadinanza Attiva”.
Tale decisione prevede un impegno finanziario di 3 milioni di euro per la sua preparazione nel 2010 e ulteriori 8 milioni di euro per le attività che verranno promosse nel corso del 2011. Il tema del volontariato sarà così il ‘leit motiv’ dell’importante convegno in programma sabato 13 marzo, dalle ore 15, presso lo Spazio Oberdan di Via Vittorio Veneto, 2 a Milano.
La tavola rotonda, organizzata dal Gruppo PPE (Partito Popolare Europeo), in collaborazione con Regione Lombardia e Provincia di Milano, dal titolo “2011: il Volontariato si fa strada in Europa”, moderata da Emilio Fede, direttore del TG4, vedrà la partecipazione di personaggi di primo piano del mondo della politica. Dal Presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, all’On.le europarlamentare Licia Ronzulli, sino al Sindaco di Milano Letizia Moratti.
“Ci sarò anch’io – dichiara il Consigliere Regionale Sante Zuffada – perchè il tema del volontariato e, più nello specifico, della valorizzazione del Terzo Settore, assume un’importanza strategica in una Regione come la nostra costantemente proiettata verso l’Europa”.
“Più in generale, mi piace qui ricordare che nel nostro Paese si contano oltre 600 mila volontari che regolarmente dedicano tempo e risorse alla cura del prossimo, entrando a contatto con realtà di povertà ed emarginazione sociale, altrimenti abbandonate a se stesse.
Ma il volontariato costituisce anche un momento di crescita personale irripetibile per chi lo pratica. Un’esperienza educativa che deve essere alla base di quella comune “coscienza europea” alla quale tutti noi stiamo collaborando – mondo delle istituzioni e società civile – a far crescere”.
17 centesimi al giorno sono troppi?
Poco più di un euro a settimana, un caffè al bar o forse meno. 60 euro l’anno per tutti i contenuti di VITA, gli articoli online senza pubblicità, i magazine, le newsletter, i podcast, le infografiche e i libri digitali. Ma soprattutto per aiutarci a raccontare il sociale con sempre maggiore forza e incisività.